Le vincite al Gratta e Vinci, così come al Superenalotto, sono “fumo negli occhi”. C’è una strategia in cui spingono a giocare per prendere più soldi.
In un momento storico come quello attuale è normale che migliaia di persone decidano di tentare la fortuna acquistando un biglietto della lotteria. L’obiettivo è quello di vincere una bella cifra che consenta loro di alleviare la pressione delle spese quotidiane, ma non sanno che dietro c’è una “fregatura”.
I noti Gratta e Vinci sono una passione tutta italiana che resiste da quasi trent’anni. Per molti ormai è normale acquistare un biglietto quando si entra in un tabacchino, investendo parte del proprio denaro nella speranza di vincere una somma molto maggiore a quella caccia.
Per prima cosa è bene sottolineare che i biglietti vincenti esistono, anche se questi sono distribuiti in tutta Italia e ci sono somme che variano dai 5 al milione di euro. Le vincite al gratta e vinci però spesso sono “fumo negli occhi”, in pratica non sono reali come sembrano per via della tassa occulta.
Vincere 200mila euro con un biglietto gratta e vinci da 5 euro è il sogno di tantissime persone, così come quello di portarsi a casa il jackpot del Superenalotto. Quello che però non tutti considerano è che la persona fortunata che riesce a portarsi a casa il “mucchio di soldi” deve pagare le tasse sulla somma vinta.
Le tasse sono dovute per legge su tutti i giochi d’azzardo. In pratica, coloro che sono baciati dalla dea bendata non potranno andare ai Caraibi per godersi il denaro, almeno non tutto, ma dovranno sempre dare dei soldi al Fisco. A controllare la situazione è una banca dati speciale che comunica con l’AAMS, acronimo di Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato.
La banca in questione è gestita dal Fisco e ha l’obiettivo di trovare i vincitori che non hanno intenzione di pagare le tasse sulla somma di denaro che hanno vinto al gioco. In poche parole, se una persona vince più di 500 euro deve dichiararli al Fisco e pagare le tasse.
Ma quanto prende lo Stato dalle vincite? Il Fisco si acciuffa il 20% della vincita totale sul gratta e vinci. La percentuale scende di poco per quanto riguarda il Lotto o il 10 e Lotto dove le tasse sono dell’8% e 11%. Mentre per le vincite online le tasse sono pagate in automatico.
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