Cos’è che fa alzare la pressione? Sicuramente e lo siamo domandati tutti, soprattutto ad una certa età.
L’ipertensione è una condizione che associamo all’aumentare delle candeline sulla torta di compleanno, ma non è così semplice purtroppo.
Sono davvero tanti i fattori che, anche contemporaneamente, possono far schizzare la pressione sanguigna e aumentare i rischi di insorgenza di numerose malattie o eventi gravi.
Un altro “stereotipo” e credenza comune è che mangiando alimenti con troppo sale la pressione aumenta. Ciò è in parte vero ma alcuni recenti studi hanno dimostrato che il sale fa male a prescindere, anche a chi ha una pressione generalmente bassa.
Andiamo ad approfondire, allora, su come prevenire l’ipertensione e a quale indicatore dobbiamo prestare particolare attenzione.
Fortunatamente ad oggi gli esperti divulgano molte informazioni sui rischi della pressione alta e tante indicazioni utili a limitarne l’insorgenza.
Di sicuro uno dei fattori che innesca la condizione è il condurre una vita sregolata, con consumo di alcol e fumo, troppa caffeina e alimenti ricchi di sale e condimenti (quelli industriali soprattutto).
È anche vero che alcuni soggetti hanno una predisposizione genetica o familiarità, e dunque dovrebbero controllare maggiormente la loro dieta e abitudini.
Anche i fattori ambientali possono incidere notevolmente: pensiamo allo stress, al vivere una situazione colma di problemi, che causano un “effetto valanga” sulla salute mentale, che poi si ritorcono di nuovo sulla pressione sanguigna.
L’età, purtroppo, è uno di quei fattori non modificabili, e inevitabilmente dai 40 in su si va incontro maggiormente a ipertensione. Se però già intorno ai 30 si comincia ad investire sullo stato di salute, potremmo addirittura abbassare la nostra età biologica e guadagnare in salute da tutti i punti di vista.
C’è un altro fattore, però, che innesca la pressione alta, e forse non tutti lo sanno: parliamo della sindrome dell’ovaio policistico.
Questa condizione colpisce le donne in età fertile ed è dovuta principalmente ad uno squilibrio ormonale. Nei soggetti può causare diversi disturbi, come ad esempio l’irregolarità del ciclo, ma anche infertilità. Inoltre le donne colpite da questa sindrome spesso manifestano acne e irsutismo (quando compaiono troppi peli sul viso e sul corpo); condizioni che vanno a gravare nell’aspetto psicologico.
La sindrome dell’ovaio policistico agisce sulla salute generale della donna, anche aumentando i rischi di obesità e di malattie cardiovascolari, e appunto con un innalzamento della pressione arteriosa.
Tutti questi fattori, se non trattati adeguatamente, comportano l’aumento di rischi di malattie correlate. Ecco perché in caso di scoperta della sindrome, oltre a curarla per evitare le complicanze, bisogna stare attenti anche alla pressione alta.
(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)
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