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Scuola, docenti precari: 240mila nel 2023, allarme ANIEF

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La scuola continua a essere in difficoltà per l’assenza di docenti, il calo delle nascite e la crescita dei docenti precari.

Secondo l’Associazione nazionale insegnanti e formatori (ANIEF) il numero dei docenti precari nella scuola è elevato e potrebbe continuare a crescere.

Docenti precari nella scuola: allarme ANIEF (informazioneoggi.it)

Confrontando i numeri con il ministero dell’Istruzione e del merito i docenti negli ultimi anni sono raddoppiati tanto da considerare il 2023 l’anno nero del precariato scolastico.

Scuola, allarme docenti precari: il 2023 l’anno nero del precariato scolastico

I numeri parlano chiaro: entro questa estate i docenti precari potrebbero raggiungere quota 240mila. Nello specifico, i dati rilasciati dal ministero dell’Istruzione rilevano che negli ultimi 7 anni i supplenti quasi raddoppiati:

  • da 100mila nell’anno scolastico 215/2016 a 125mila nell’anno scolastico 2016/2017;
  • a 135mila nell’anno scolastico 2017/2018;
  • fino a 225mila nell’anno scolastico 2022/202.
Scuola, 240mila docenti precari: la situazione è grave (informazioneoggi.it)

In pratica: un docente su quattro è precario. Un dato davvero sconfortante considerando che entro fine estate i docenti precari della scuola potrebbero salire oltre le 240mila unità. Questi numeri sono possibili perché proprio questa estate sono previsti contratti su posti di sostegno in deroga e per la nomina nelle quinte classi della scuola precaria dei docenti di educazione motoria.

La soluzione per evitare un così alto numero di docenti precari, che andrebbero a sommarsi poi a quelli dell’anno prossimo, è ricorrere a soluzioni come il doppio canale. In pratica, consiste nell’assumere i docenti sia tramite le graduatorie GPS sia tramite concorso.

Per Marcello Pacifico, presidente ANIEF, la situazione si è ormai trasformata nel paradosso che «ci teniamo il male pur avendo la cura per vincerlo». Inoltre, ha anche dichiarato che sarebbe una utopia vincere il precariato con l’assunzione di 60mila docenti. Questo perché nemmeno la metà delle cattedre sarebbero coperte dalle immissioni in ruolo.

«Quello che ci aspettiamo e continuiamo a chiedere in tutte le sedi – continua il presidente ANIEF – è un trattamento dei precari sullo stesso piano dei colleghi di ruolo, con l’introduzione di misure dissuasive che evitino l’abuso dei contratti a termine e portino anche a un risarcimento congruo, come anche stabilito dalla Cassazione».

Insomma, per combattere il precariato, secondo ANIEF, è necessario cambiare le norme sul reclutamento e le immissioni in ruolo.

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