Le casse automatiche nei supermercati hanno preso piede in tutta Italia da anni, ma una ricerca ha scoperto che alcuni consumatori imbrogliano.
Molto presenti nel settore della distribuzione, soprattutto all’interno dei negozi alimentari, la cassa automatica o self-checkout si è evoluta nel tempo. Al punto da essere adatta anche alle piccole attività. Peccato però che gli imbroglioni sono dietro l’angolo.
Quando si parla di cassa automatica, anche definita self-service o self-payment, si fa riferimento a una serie di dispositivi che possono avere funzioni o procedure diverse. Tuttavia, sono accomunati dalla stessa finalità: l’automazione della fase di pagamento in un’attività commerciale.
Entro il 2025, circa 1,2 milioni di questi dispositivi dovrebbero essere distribuiti in tutto il mondo. Tuttavia, uno studio realizzato da due criminologi dell’Università di Leicester in Inghilterra ha rivelato che le casse automatiche nei supermercati possono trasformare gli acquirenti in piccoli ladri.
In uno studio di qualche tempo fa negli Stati Uniti e nei paesi europei, i professori Adrian Beck e Matt Hopkins dell’Università di Leicester hanno rivelato che l’uso delle casse automatiche ha generato un tasso di perdita di quasi 4%, più del doppio della media. Parallelamente, le vendite sono aumentate.
Il rapporto ha affermato che l’assenza di intervento umano, ovvero del cassiere in questione e quindi del controllo di una persona, riduce la percezione del rischio nel consumatore e potrebbe rendere più comune il taccheggio. In poche parole, i consumatori sono spinti a prendere un articolo senza scansionarlo in cassa.
Il National Retail Security Survey, inoltre, ha riportato all’interno del documento delle perdite per 44 miliardi di dollari a causa di taccheggio, furto da parte dei dipendenti, frode ed errori. Circa 17 miliardi di dollari di queste perdite erano collegati al taccheggio.
Tuttavia, bisogna aggiungere che lo studio è inconcludente riguardo al fatto che le casse automatiche promuovano effettivamente i furti. In pratica, non è stato provato che i furti siano dovuti dalle casse automatiche. I ricercatori, però, ritengono che questi dispositivi possano portare gli acquirenti ad agire in modi che non farebbero normalmente.
Per concludere, lo studio è stato effettuato nel 2016. Questo vuol dire che sono ormai passati diversi anni dalle ricerche effettuate sul campo. In sette anni, infatti, le cose sono cambiate e si sono evolute, rendendo difficile ai furbetti prendere gli articoli senza pagarli. In tal senso, tutti i consumatori dovrebbero stare attenti alla spesa al supermercato per evitare di cadere nella manipolazione del marketing.
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