Il divieto di circolazione per la auto diesel in alcune regioni è attivo dal 2018 vale anche per i veicoli adattati al trasporto di una persona con disabilità?
L’ordinanza 67 del 23 ottobre 2018 ha imposto una limitazione permanente della circolazione veicolare per i mezzi più inquinanti.
L’Unione Europea ha deciso di terminare la produzione e la vendita delle auto diesel e benzina – ibridi inclusi – entro il 2035. Una misura che ha fatto discutere al pari della Direttiva Case Green. Per il benessere del pianeta e per riparare ai danni causati da secoli di sbagli ed eccessi (soprattutto da parte di allegri milionari) ci rimettono i comuni cittadini che devono spendere cifre elevate per ristrutturare casa riqualificandola dal punto di vista energetico e per comprare una nuova auto che non inquini.
L’UE ha optato per il divieto di vendita delle auto diesel dal 2035 per ridurre le emissioni di gas serra e migliorare la qualità dell’aria. I mezzi già in circolazione potranno continuare ad essere utilizzati e venduti fino a quando funzioneranno. Sono scattati da diversi anni, però, i divieti di circolazione in diverse aree delle città metropolitane italiane. Milano, ad esempio, con le limitazioni dell’Area B e Torino, con la direttiva del 2018 che ha vietato la circolazione in città di tutti i veicoli benzina e diesel Euro 2. Nel tempo, poi, i divieti sono aumentati.
Un lettore ha chiesto “Ho un’auto Fiat del 2000 alimentata a benzina Euro 2. Non pago il bollo perché ho la 104 di mia figlia. Posso circolare ugualmente nel Comune di Torino?“.
La domanda fa riferimento al citato blocco auto del 2018 che ha interdetto la città alle auto benzina e diesel Euro 2 per tutto l’anno, tutti i giorni – festivi compresi – con orario 0.00/24.00.
Sul portale del Comune di Torino è possibile verificare se la propria auto rientra tra quelle con il divieto di circolazione. Si potranno conoscere, però, anche le tipologie di veicoli esentati dalle limitazioni. Tra queste leggiamo i veicoli utilizzati per il trasporto di portatori di handicap e di soggetti affetti da gravi patologie documentate e riconosciute da Enti competenti. Sono comprese anche le persone che hanno subito trapianti di organi, immunodepresse o che devono recarsi urgentemente presso strutture sanitarie.
Per il tragitto percorso senza che a bordo ci sia la persona con handicap o con grave patologia occorrerà possedere una dichiarazione apposita rilasciata dagli Uffici o ambulatori in cui si attesta l’indirizzo e l’orario di inizio o termine dell’attività lavorativa o della terapia completa di idonea documentazione.
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