Novità per le domande di supplenza: si potranno ritirare anche online

È possibile ritirare le domande di supplenza già inviate alla funzione attivata dal ministero dell’Istruzione e del Merito.

Il 31 luglio 2023 era il termine ultimo per inviare le domande di supplenza nella scuola per i docenti inseriti nelle graduatorie GAE e GPS.

La circolare numero 40440 del 19 luglio pubblicata dal ministero dell’Istruzione e del Merito (ex MUIR) conteneva le indicazioni operative per la presentazione delle domande di supplenza da parte dei docenti e altre interessanti novità. Tra queste anche la possibilità di ritirare la domanda, senza possibilità di inviarla nuovamente. Ecco di cosa si tratta.

Supplenza docenti scuola: attiva la funzione “Ritiro della domanda”

Da alcuni giorni, precisamente dal 25 agosto 2023, è possibile per i docenti che hanno presentato le domande di supplenza ritirare la propria candidatura. Tuttavia, non tutti i docenti sono obbligati a farlo ma solo quelli che hanno inviato la domanda per le supplenze annuali ma che poi non hanno espresso preferenze per il ruolo da GPS.

Il perché del messaggio da parte del ministero dell’Istruzione e del Merito è chiaro: evitare di intasare ulteriormente la piattaforma Istanze online. Infatti, in precedenza molti docenti avevano segnalato agli Uffici scolastici che la funzione “Ritiro della domanda” non era attiva. Di conseguenza, i docenti interessati dovevano provvedere a comunicare il ritiro delle domande tramite mail all’ufficio scolastico provinciale di interesse.

Ora, invece, la funzione è stata ripristinata. Quindi, i docenti potranno cliccare sul link contenuto nella mail/notifica di avvenuto inoltro ricevuto dopo l’invio della domanda. Ciò sarà possibile, però, fino a quando l’ufficio scolastico provinciale non inizi il procedimento per le supplenze.

Comunque, tale funzione non è attiva per i docenti che non hanno avuto la nomina per il ruolo ma che per qualsiasi motivo vogliono ritirare la domanda di supplenza. Cosa fare in questo caso? Sarà necessario rivolgersi direttamente all’Ufficio scolastico provinciale competente.