Se utilizzate degli ansiolitici prestate la massima attenzione ai possibili effetti collaterali. Potrebbero provocare conseguenze indesiderate.
Tante le persone che soffrono di ansia generalizzata e che per fronteggiare tale situazione assumono ansiolitici. Proprio soffermandosi su quest’ultimi si invita a prestare attenzione perché, se utilizzati per un tempo prolungato, potrebbero provocare effetti indesiderati. Ecco quali.
Abbigliamento, generi alimentari, prodotti per la pulizia della casa, della cura personale e molto altro ancora. Sono innumerevoli le cose disponibili in commercio e che possiamo utilizzare al fine di soddisfare le proprie esigenze personali. Allo stesso modo sono molti i farmaci che si rivelano essere un valido alleato del nostro benessere psicofisico.
Ne sono un chiaro esempio gli ansiolitici che molti utilizzano, come è facilmente intuibile dal nome, per contrastare gli stati di ansia. Ebbene, proprio soffermandosi su questi tipi di farmaci si invita a stare attenti ai possibili effetti collaterali perché potrebbero rivelarsi la causa di conseguenze indesiderate. Ecco quali.
Molte le persone che soffrono di ansia. Uno stato che spesso diventa un disturbo cronico, tanto da rivelarsi necessario utilizzare dei farmaci ad hoc. Quest’ultimi, è bene sottolineare, devono essere presi solamente se prescritti dal medico che è in grado di valutare, in base alla propria situazione, quale sia la soluzione più adatta.
Si tratta d’altronde di farmaci e per questo motivo è sempre bene stare attenti. Questo soprattutto considerando il fatto che un’assunzione continua e prolungata può portare a dover fare i conti con conseguenze indesiderate, come problemi di dipendenza.
Ma non solo, alcuni studiosi hanno rilevato che molti di coloro che hanno assunto per un periodo prolungato degli ansiolitici hanno registrato sintomi di demenza precoce, registrando ad esempio delle difficoltà nel riuscire a concentrarsi e a memorizzare le cose. Da qui alcuni hanno iniziato a presupporre che un uso prolungato di questi farmaci possa in qualche modo favorire, ad esempio, l’insorgenza dell’Alzheimer.
Tale correlazione, è bene sottolineare, è al momento solo un’ipotesi. Nessuno studio ha infatti confermato che l’assunzione di determinati farmaci possa aumentare le probabilità di insorgenza dell’Alzheimer. Si tratta di studi ancora in corso per cui si attende un riscontro. Il consiglio, comunque, è sempre quello di rivolgersi al proprio medico che saprà così consigliare il trattamento più adatto alle proprio condizioni.
(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)
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