Il Governo ha annunciato che, nel 2024, ci sarà un incremento della pensione di invalidità. Chi sono i fortunati che beneficeranno della misura?
Il 2023 è stato un anno molto difficile per i pensionati che hanno dovuto fare i conti con la mancata corresponsione della perequazione aggiuntiva sulle prestazioni assistenziali e con l’omessa equiparazione tra le pensioni minime e quelle di invalidità.
Nei prossimi mesi, però, sono previste delle importanti novità, grazie all’approvazione del DEF, il Documento di Economia e Finanza. Tra le altre cose, infatti, ha predisposto un aumento della pensione di invalidità.
Bisognerà attendere la fine di settembre per conoscere gli importi aggiornati ma, molto probabilmente, si tratterà di un incremento del 2,7%, lo stesso che sarà attuato sulle pensioni minime.
Quel che è certo è che, dal 1° gennaio 2024, la prestazione di invalidità sarà interessata da tre diversi aumenti. Scopriamo quali sono e a chi si rivolgeranno.
L’Esecutivo ha annunciato che, con certezza, nel 2024 verranno riconosciuti gli arretrati dello 0,8% che non sono stati erogati quest’anno.
Nel dettaglio, si stratta della differenza tra la perequazione effettiva (dell’8,1%) e la perequazione provvisoria (del 7,3%). Dopo l’approvazione della rivalutazione nel novembre 2022, infatti, il tasso di inflazione si è ulteriormente alzato, dal 7,3% all’8,1%.
Dopo un anno, il Governo ha deciso che riconoscerà le somme non versate sulle pensioni di invalidità, per un totale di 32,65 euro in 12 mesi (circa 2,50 euro al mese).
Al momento, però, non si sa ancora se l’INPS pagherà questi arretrati in un’unica soluzione (cioè, 32,65 euro sulla rata di gennaio 2024) oppure ogni mese.
Un’altra novità per la pensione di invalidità è quella che riguarda la perequazione 2023.
Le cifre degli assegni previdenziali e assistenziali, infatti, sono oggetto di rivalutazione annuale, a seconda dell’andamento dell’inflazione registrata nell’anno antecedente. Nel 2022, il tasso di inflazione si aggirava all’8,1%, mentre per quest’anno dovrebbe scendere al 5,4%.
Tale circostanza ha degli effetti molto importanti anche sulla pensione di invalidità, che passerebbe dagli attuali 313,91 euro al mese a 333,65 euro, grazie all’incremento di 16,95 euro e a quello di 2,50 euro (a titolo di arretrati per il 2022).
L’ultima novità è molto probabile ma non è ancora stata ufficializzata dal Governo. Si tratta di un incremento straordinario del 2,7%, così come per le pensioni minime.
In questo modo, le pensioni di invalidità si arricchiranno di ulteriori 9 euro al mese, arrivando ad un importo totale di 342 euro mensili.
Rimangono, infine, dei dubbi su alcune prestazioni, come l’indennità di accompagnamento, l’indennità di comunicazione sordomuti e l’indennità speciale dei ciechi ventesimisti.
Lo scorso anno, sono state rivalutate in maniera minima, di circa 3 euro. L’incremento dell’indennità di accompagnamento segue regole differenti e, attualmente, è molto difficile capire in che modo avverrà la rivalutazione e se ci saranno variazioni come per le altre misure.
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