Il Governo e i sindacati hanno ripreso le trattative per discutere sul futuro delle pensioni. Grandi novità all’orizzonte.
In vista della prossima Legge di Bilancio, l’Esecutivo è al lavoro per introdurre nuovi strumenti di pensione anticipata e aumentare gli assegni pensionistici, soprattutto per i contribuenti maggiormente colpiti dalla crisi economica.
Tali progetti, tuttavia, dovranno fare i conti con la scarsezza di fondi economici a disposizione, ma il Governo non è intenzionato ad arrendersi. Il pericolo, infatti, è quello di deludere la fiducia degli elettori su un tema molto sentito e, di conseguenza, perdere consensi.
Per capire quali dovranno essere le prossime mosse, è stato istituito l’Osservatorio per il Monitoraggio, la Valutazione dell’impatto della spesa previdenziale l’Analisi delle politiche di revisione del sistema pensionistico.
Si tratta di un organismo tecnico incaricato di vigilare sull’andamento e la formazione della spesa pensionistica e ideare appositi progetti di riforma dell’ordinamento previdenziale. L’obiettivo primario, al momento, resta la pensione anticipata, in virtù della scadenza di Quota 103, il prossimo 31 dicembre.
Il primo report dell’Osservatorio, con i dati aggiornati agli ultimi mesi, dovrà arrivare entro il 10 settembre.
Il Governo ha intenzione di introdurre nuove misure atte ad evitare un totale ritorno ai requisiti della Legge Fornero. Quest’ultima prevede l’accesso alla pensione di vecchiaia con 67 anni di età e 20 anni di contribuzione e alla pensione anticipata ordinaria con 42 anni e 10 mesi di contributi, per gli uomini, e 41 anni e 10 mesi di contributi, per le donne, a prescindere dall’età anagrafica.
In relazione all’altro progetto dell’Esecutivo, ossia l’aumento delle pensioni, per il momento non ci sarebbero valide alternative sul tavolo delle trattative.
L’unica strada percorribile, prima del prossimo anno, potrebbe essere la revisione delle aliquote IRPEF per la tassazione sui redditi. È già prevista una modifica dello scaglione IRPEF, per agevolare i contribuenti che ricevono pensioni più povere e, allo stesso tempo, un nuovo meccanismo di detrazioni e deduzioni.
Per quanto riguarda, nel dettaglio, le pensioni di invalidità, dovrebbe essere riconosciuto un interessante aumento degli importi netti, anche grazie ai fondi predisposti dal PNRR e alla rivalutazione del 2024.
Per valutare tutte le innovazioni che dovrebbero interessare nei prossimi mesi le prestazioni di reversibilità, invalidità e vecchiaia, è stato organizzato un incontro tra Esecutivo e forze sociali per martedì 5 settembre.
In tale occasione, si parlerà soprattutto delle misure da introdurre nella nuova Manovra finanziaria, con maggiore attenzione alla pensione anticipata e a Quota 103. La Premier Giorgia Meloni ha anticipato di non voler rinnovare lo strumento pensionistico, per cui si dovrà lavorare per trovare un valido sostituto, che accontenti sindacati e contribuenti.
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