I contratti di mutuo consentono di cambiare banca tramite la surroga, se le condizioni sono più vantaggiose. Quali sono i requisiti?
Tramite la surroga del mutuo, coloro che hanno stipulato un finanziamento possono modificare l’istituto di credito e trasferire il debito presso una diversa banca, che offre requisiti più favorevoli.
Il nuovo mutuo avrà ad oggetto una cifra pari al debito residuale, oppure un importo inferiore. Possono, inoltre, essere modificati la durata del finanziamento (ossia il numero di rate) e il tipo di tasso di interesse (fisso o variabile).
L’iter burocratico per la finalizzazione dell’operazione non è complicato ed è composto da pochi passaggi.
Dopo aver scelto la banca che offre condizioni migliori, l’interessato deve recarsi presso lo sportello del nuovo istituto di credito e richiedere la surroga.
La nuova banca effettua tutte le verifiche e, in caso di esito positivo, sottoscrive, in presenza di un notaio, un diverso contratto di mutuo con il richiedente, eliminando il precedente vincolo.
Il passaggio del credito tra i due istituti deve intervenire entro 30 giorni.
Un Lettore ha inviato il seguente quesito:
“Salve, una decina di anni fa mia moglie ha acquistato casa richiedendo un mutuo a tasso variabile. Attualmente, per motivi di salute è stata dispensata dal servizio e considerata invalida al 100% con Legge 104. Le rate, però, sono eccessivamente elevate. Possiamo richiedere una surroga? Quali vantaggi comporta? Grazie“.
L’istituto della surroga è fruibile da chiunque abbia stipulato un contratto di mutuo. Non è, dunque, necessario essere possessori di Legge 104. Attualmente, infatti, non ci sono specifiche agevolazioni destinate esclusivamente ai disabili e ai familiari che li hanno a carico.
Il nostro Lettore può informarsi presso istituti di credito differenti e scoprire se offrono condizioni più vantaggiose.
Nel caso in cui lo ritenga conveniente, può chiedere la surroga del mutuo in maniera del tutto gratuita. A specificarlo è la Legge n. 40 del 2 aprile 2007 (cd. Decreto Bersani), che prevede che tutti i costi per l’istruttoria, la perizia e le spese notarili sono imputabili alla nuova banca.
In alcuni casi, tuttavia, gli istituti potrebbero richiedere ai nuovi clienti la sottoscrizione di una polizza assicurativa, per coprire l’investimento iniziale ed evitare passività.
Non esiste un vincolo temporale alla richiesta di surroga, ma può provenire in qualsiasi momento. Alcune banche, tuttavia, aspettano che siano decorsi almeno 12 mesi, per evitare che il cliente cambi in maniera troppo repentina.
Non ci sono, inoltre, limiti al numero di richieste di surroga. Molti istituti di credito, però, non considerano affidabili coloro che surrogano in maniera ripetuta perché temono di rimetterci economicamente.
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