A proposito di alimentazione sono in molti a chiedersi se il cibo fritto possa far davvero male alla nostra salute. Ebbene, la risposta non è scontata.
La frittura fa davvero male oppure si rivela essere un valido alleato della nostra salute? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Vari sono gli alimenti e le bevande disponibili sugli scaffali dei supermercati, grazie a cui possiamo imbandire quotidianamente le nostre tavole. L’alimentazione d’altronde ricopre un ruolo davvero molto importante nella nostra esistenza. Questo perché ci permette di attingere alle fonti nutritive ed energetiche di cui necessitiamo per fronteggiare al meglio i vari impegni.
Per questo motivo è fondamentale prestare sempre particolare attenzione a tutto ciò che mangiamo. A tal proposito, in particolare, sono in molti a chiedersi, ad esempio, se la frittura faccia davvero male oppure si riveli essere un valido alleato della nostra salute? Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Luogo comune vuole che sia meglio evitare il cibo fritto. Ma è davvero così? A quanto pare no. A rivelarlo è la nutrizionista e ricercatrice universitaria Debora Rasio. Come si legge su Gambero Rosso, infatti: “la frittura, se fatta a dovere, è un metodo di cottura che può e deve far parte di una dieta sana”.
Questo perché preserva “le proprietà nutrizionali dell’alimento, ha un contenuto moderato di calorie, possiede un alto potere saziante, è molto gratificante e in ultimo migliora il funzionamento del fegato stimolandone le funzioni depurative e le capacità metaboliche”. Una frittura ben eseguita, viene sottolineato, risulta piuttosto leggera.
Se realizzata con una pastella a base si acqua e farina, senza aggiungere l’uovo, inoltre, risulta priva di colesterolo. Mangiare del cibo fritto, quindi, non fa male. Come spiegato dalla nutrizionista, infatti: “Possiamo goderne 1-2 volte a settimana; questo vale per una frittura fatta in casa; le fritture della ristorazione collettiva realizzate con oli di semi, cotti per diverse ore vanno invece evitate”.
In ogni caso viene sottolineato come “nessuna raccomandazione può essere valida per tutti.” La maggior parte trova giovamento dalla frittura, mentre altri no. In caso di dubbi, pertanto, si consiglia di rivolgersi ad un nutrizionista per aver dei consigli mirati in merito.
(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi).
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