Giorgio Napolitano, chi era il presidente emerito della Repubblica Italiana? Con la sua carica conseguì un record che fece onore a Napoli.
Classe 1925, Giorgio Napolitano è considerabile il Presidente dei record visto i primati conseguiti durante il suo mandato, dal maggio 2006 al gennaio 2015.
Il Presidente emerito Napolitano si è spento all’età di 98 anni il 22 settembre 2023. Lascia la moglie la moglie Clio Maria Bittoni, i figlio Giulio e Giovanni e gli amati nipoti.
Le cause della morte dell’ex Capo di stato non sono state attualmente rese note, così come la data prevista per i funerali di stato.
Nel maggio del 2022 Giorgio Napolitano fu sottoposto a un delicato intervento chirurgico presso l’Ospedale Spallanzani di Roma. Solo due anni prima l’ex presidente fu operato presso il San Camillo per una dissecazione artica parziale.
In merito all’intervento condotto dall’equipe del professor Giuseppe Maria Ettore emerse che si trattò di un’operazione all’addome con una tecnica mininvasia ma non furto mai rilasciate altre dichiarazioni in merito.
Non tutti sanno che Giorgio Napolitano era Conte per via materna, nacque infatti da Carolina Bobbio figlia di nobili napoletani. La contessa di Napoli era una delle dame di compagnia della regina Maria Josè. Secondo un gossip – mai confermato – vuole addirittura che Giorgio Napolitano fosse il figlio nascosto di Re Umberto, nato quindi da una relazione clandestina tra Carolina Bobbio e quest’ultimo stando a quanto si legge su Il Tempo.
Ad alimentare questa diceria alcune azioni di Napolitano nei confronti della famiglia Savoia durante i suoi due mandati da Presidente. Fu proprio lui a cancellare la norma transitoria presente nella Costituzione italiana che impediva il dietro dei Savogli nello stivale. La presunta relazione tra la contessa e il Re sarebbe avvenuta molto prima del matrimonio di quest’ultimo con la Regina Maria José e quando era solo un giovane principe.
Tuttavia si tratta di un mero gossip, un pettegolezzo di corte che di tanto in tanto torna a galla ma a cui l’ex presidente non ha mai dato troppa importanza. Suo padre era infatti Giovanni Napolitano, classe 1883, un avvocato liberale, poeta e saggista.
Nel 1945 Giorgio Napolitano inizia militare nel Partito Comunista Italiana, non stupisce quindi che la sua tesi di laurea sarà sul Mancato sviluppo industriale del Mezzogiorno dopo l’Unità. Dal 1953 al 1996 – con la sola eccezione della IV Legislatura – venne sempre riconfermato me deputato nella circoscrizione di Napoli.
Fino allo scioglimento del Partito Comunista Italiano, Napolitano ne fu uno dei massimi esponenti, per poi passare al PDS. Sarà proprio con il Partito democratico della sinistra che nel 1992 verrà eletto Presidente della Camera, negli anni di Tangentopoli si schiererà (mai con troppa foga) a favore dei processi e dunque contro l’immunità parlamentare.
Nel corso del primo governo di Romano Prodi, Napolitano ricoprirà la carica di ministro degli Interni. Dal 1999 al 2004 continuerà la sua carriera politica in Europa, sarà infatti eletto al parlamento europeo tra le file del PDS e ricoprirà anche il ruolo di presidente della Commissione Affari costituzionali.
Nel 2004 dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi sarà eletto senatore a vita. Sarà proprio Giorgio Napolitano a succedere a Ciampi, divenendo nel 2006 l’undicesimo Presidente della Repubblica italiana. I favoriti per la caricano erano Franco Marini, Emma Bonino e Massimo D’Alema. Alla quarta votazione venne eletto Napolitano con 543 su 990 presenti al voto.
Il 23 aprile 2013 Napolitano sarà rieletto per un secondo mandato, con 738 voti su 997 votanti. Resterà in carica fino alle sue dimissioni avvenute il 14 gennaio 2015, quando rinunciò al ruolo per cause dovute all’avanzare dell’età.
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