Come possono cambiare le scadenza in relazione al calendario 2024 per tasse e riforma fiscale: tutti i dettagli
Occhio alle scadenze riviste dalla riforma fiscale per tasse e dichiarazione dei redditi e al tema della rateizzazione del secondo acconto, i dettagli sul calendario 2024.
Scadenzare nell’anno i versamenti della dichiarazione dei redditi, saldo e acconto imposte, ciò quanto previsto dalla Legge di Delega all’Esecutivo in ottica riforma fiscale. A poter cambiare potrebbero essere anche le scadenze della dichiarazione dei redditi, 730 e modello Redditi.
La scadenza del 30.11.23 legata al pagamento del secondo acconto IRPEF 2023 per titolari di p.Iva e dipendenti, potrebbe essere la prima oggetto di intervento.
Il versamento al riguardo potrebbe slittare a gennaio, con possibilità di pagamento rateizzato da gennaio a giugno, mentre attualmente si paga in una sola soluzione.
Ad ora, l’acconto IRPEF è dovuto qualora l’imposta dichiarata nell’anno in corso sia maggiore di 51.65 euro, a detrazioni sottratte, crediti di imposte, ritenute ed eccedenze, come sottolineato dall’Entrate.
Il versamento dell’acconto può avvenire in 1 o 2 rate in base all’importo.
Per l’unico versamento, entro il 30.11 dell’anno d’imposta se minore di 257.20 euro, in 2 rate se pari o maggiore di tale cifra, con la prima (del 40%) da versare entro il 30.06 dell’anno di imposta in aggiunta al saldo dell’anno prima, e la seconda (60% restante), entro il 30.11 del medesimo anno.
Un solo versamento entro il 30.11 (se l’importo complessivo non risulta maggiore di 206 euro per quanto riguarda i soggetti ISA e quelli in regime forfettario. In 2 rate dal medesimo importo con le stesse scadenze del 30.06 e 30.11, circa gli altri contribuenti.
Sono rateizzabili saldo e prima rata dell’acconto, coi pagamenti da luglio a novembre. Per i dipendenti, le ricevute sono subite in busta paga da luglio e fino a novembre. Per la dichiarazione dei redditi, attualmente le scadenze sono del 30.09 e 30.11 rispettivamente per 730 e modello Redditi.
La riforma fiscale potrebbe intervenire sulle scadenze delle imposte e delle dichiarazione dei redditi.
All’interno del dossier legato alla legge delega si fa riferimento alle modalità di versamento Irpef dovuta da autonomi, imprenditori individuali e contribuenti ISA.
Fermo restando l’attuale sistema di calcolo del saldo e acconti, anche previsionale, l’obiettivo è la realizzazione, senza peggioramenti, per i soggetti, al confronto del sistema in vigore e in assenza di nuovi oppure maggiori oneri per la finanza pubblica, di una migliore distribuzione del carico fiscale nel tempo.
Anche, attraverso la progressiva introduzione della periodicità mensile dei versamenti (saldi e acconti) ed, eventualmente, una riduzione della ritenuta d’acconto.
Tramite la riforma fiscale anche per il 2° acconto delle imposte si andrebbe a prevedere la rateizzazione con rate da gennaio a giugno, e oggetto di revisione potrebbe essere anche lo stop a versamenti e adempimenti nella pausa estiva 1-20 agosto.
Si discute sulla possibilità che la pausa possa concedere con l’intero mese.
A cambiare potrebbero essere, inoltre, anche le scadenze rispetto alla dichiarazione dei redditi, con probabile anticipo della scadenza al 30.06.
È attivo il Bonus televisione, per sostituire il vecchio modello con uno di ultima generazione.…
È cominciata la settimana di sconti folli nei negozi e sugli e-commerce. Ecco la guida…
Fare la spesa sarà più conveniente con il trucchetto che vi sveliamo, utile per accedere…
Anche i disoccupati che svolgono lavori occasionali hanno diritto all'indennità NASpI, ma devono rispettare precisi…
Ci sono tantissimi benefici per le persone più anziane, che spesso necessitano di maggiori tutele.…
Per non ricevere penalizzazioni sull'assegno pensionistico è fondamentale scegliere accuratamente la tipologia di trattamento. Nel…