L’aumento di casi di Dengue, o “febbre spaccaossa”, non deve allarmare ma nel contempo oggi c’è un nuovo vaccino.
AIFA ha da poco approvato anche per l’uso in Italia il vaccino Qdenga di Takeda, pensato per prevenire la diffusione della malattia. Non è una novità di per sé perché il vaccino esisteva già, ma fino ad ora era consigliato solamente a chi viaggiava in Paesi a rischio.
L’aumento dei casi di infezione ha aperto le porte per rendere disponibile la vaccinazione a più persone. Per avere un’idea dell’incidenza della malattia, che finora era considerata “tropicale”, riportiamo gli ultimi dati: in Italia si sono registrati quest’anno 298 casi, di cui 71 solamente in Lombardia. A seguire la Regione più colpita è stata il Lazio.
Oggi la disponibilità maggiore dei vaccini permetterà di tenere sotto controllo la diffusione del virus che scatena la malattia, anche se è molto difficile monitorare il numero di zanzare infette. Sicuramente molto si può fare con la prevenzione, ma i cambiamenti climatici non aiutano.
Se le zanzare trovano un ambiente adatto, con umidità, ristagni di acqua e sangue con cui nutrirsi, possono deporre miliardi di uova. La disinfestazione a volte non basta ed è necessario evitare che alcune persone contraggano la forma grave della malattia, che può anche essere mortale.
Sebbene la “febbre spaccaossa” preoccupa gli esperti, al momento non esiste un allarme vero e proprio, anche se la situazione è monitorata costantemente.
Il Vax Dengue ha ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie: prima negli Stati Uniti nel 2022 e poi in Europa; dall’inizio di quest’anno anche AIFA l’ha approvato. Il vaccino è stato realizzato con i virus deattivati ed è in grado di immunizzare contro tutti e 4 i sottotipi di varianti. Lo scopo è quello di evitare i casi della temuta febbre emorragica, che può portare anche al decesso.
Al momento però non c’è bisogno di fare una “corsa alla vaccinazione”; solamente chi ha in programma un viaggio all’estero, come ad esempio in Brasile, in Argentina, a Cuba o in Bolivia, Paesi in cui i casi sono davvero molti.
Il vaccino è sicuro per tutti coloro che hanno un’età compresa tra i 4 e i 60 anni, anche se non sono mai stati in contatto con la Dengue. Per le donne in gravidanza o in allattamento invece non è consigliato, così come a tutti quei soggetti che hanno delle ipersensibilità verso i componenti del vaccino.
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