Permessi+104+se+non+usati+correttamente%2C+cosa+si+rischia+e+chi+controlla%3F
informazioneoggi
/2023/10/07/permessi-104-se-non-usati-correttamente-cosa-si-rischia-e-chi-controlla/amp/
Economia

Permessi 104 se non usati correttamente, cosa si rischia e chi controlla?

Published by

I permessi 104 sono disciplinati da una rigida normativa. Se il dipendente la infrange rischia grosso. Scopriamo di più. 

Il lavoratore dipendente ha diritto a tre giorni di permesso al mese per assistere un familiare con disabilità grave.

I controlli sui permessi 104 – Informazione oggi.it

I permessi Legge 104 vengono concessi a condizione che il lavoratore si occupi di un familiare con invalidità. Significa che invece che andare a lavoro dovrà assistere e prendersi cura del disabile durante tutta la giornata. Sono permesse delle brevi pause, naturalmente, ma la maggior parte del tempo si dovrà spendere per l’assistenza della persona con una disabilità grave.

Non è necessario restare tutto il tempo con il disabile. Si potrà andare a fare la spesa per lui/lei, andare a pagare le bollette, fare le pulizie ed è anche concesso riposarsi una mezz’ora sulla panchina di un parco – ad esempio. Non si può andare a cena con gli amici, in gita fuori porta, in palestra. Insomma, non è consentito l’uso dei permessi per finalità estranee a quelle di cura del disabile.

I furbetti che sfruttano l’agevolazione per passare una giornata “liberi” dal lavoro rischiano grosso. Il comportamento è sanzionabile da parte del datore di lavoro nonché dall’INPS visto che è l’ente a pagare la retribuzione.

Il datore di lavoro può intraprendere una procedura di contestazione disciplinare, irrogare sanzioni quali l’ammonizione scritta, la sospensione del lavoro ma anche il licenziamento per giusta causa. L’azienda può richiedere anche un risarcimento danni per l’assenza ingiustificata del dipendente.

L’INPS, dal canto suo, procederà con la revoca del diritto di fruizione dei permessi 104 e con il recupero delle somme erogate. Sotto i 3.999,96 euro si applica una sanzione amministrativa da 5.164 a 25.822 euro. L’ente può anche decidere di denunciare il lavoratore per truffa ai danni dello Stato (il reato prevede la reclusione da sei mesi a tre anni).

I controlli possono essere effettuati sia dall’INPS stesso che dal datore di lavoro. Questo è autorizzato ad assumere un investigatore nel caso avesse dubbi sulle attività del dipendente durante i giorni di permesso. Una volta ottenute le prove dell’illecito potrebbe procedere con le sanzioni secondo quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro.

Published by

Recent Posts

Nuovo Bonus da 1.400 euro al mese dall’INPS: non perdere l’occasione, presenta subito domanda

L'INPS ha comunicato che, dal prossimo anno, alcune persone riceveranno un Bonus di quasi 1.400…

24 ore ago

Rimborso spese farmaci: quale documentazione servono per ottenere la detrazione

I contribuenti possono ottenere un rimborso fiscale per le spese sostenute per i farmaci, ma…

2 giorni ago

Agevolazioni disabili anche senza Legge 104: tutte le misure disponibili da subito

La legge 104 tutela i disabili attraverso varie agevolazioni fiscali ed economiche. Tuttavia, ci sono…

3 giorni ago

L’INPS modifica le sanzioni per i contributi non pagati: possibile il ravvedimento operoso

Finalmente da settembre in vigore il ravvedimento operoso anche per i contributi non pagati. La…

4 giorni ago

Previsioni meteo, quando arriva il freddo: occhio al calo delle temperature, cosa aspettarsi

5Quando arriva il freddo secondo le previsioni meteo: a breve vi sarà un calo delle…

5 giorni ago

Plastica nel latte, nuovo richiamo alimentare: incredibile il motivo della contaminazione

Un nuovo richiamo alimentare ha coinvolto un alimento molto apprezzato, il latte. Sono stati trovati…

6 giorni ago