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Economia

Ticket sanitario: ci sono varie esenzioni e non sono uguali per tutti, controlla e fai domanda, non paghi più niente

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L’esenzione dal ticket sanitario spetta solo ad alcune categorie di soggetti e va richiesta secondo specifiche modalità Analizziamo la normativa vigente.

Il ticket sanitario è la quota che i cittadini devono pagare per usufruire di alcune prestazioni sanitarie pubbliche, ricomprese nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

Ci sono varie ipotesi di esenzione dal pagamento del ticket sanitario – InformazioneOggi.it

La normativa di riferimento che specifica quali sono le ipotesi in cui è possibile essere esonerati dal pagamento del ticket è il DPCM 12 gennaio 2017.

I casi in cui è possibile usufruire dell’agevolazione sono i seguenti:

  • possesso di un ISEE basso;
  • possesso di patologie croniche o rare;
  • riconoscimento della condizione di invalidità;
  • gravidanza e prevenzione da malattie oncologiche.

Esenzione ticket sanitario per reddito e per patologie croniche o rare: tutti i requisiti

L’esenzione dal pagamento del ticket sanitario per reddito spetta a:

  • cittadini di età inferiore a 6 anni e superiore a 65 anni, membri di nuclei familiari con un reddito annuo complessivo di massimo 36.151,98 euro;
  • disoccupati appartenenti a nuclei familiari con un reddito annuo complessivo non superiore a 8.263,31 euro;
  • percettori di pensioni sociali;
  • titolari di pensioni minime over 60 appartenenti a nuclei familiari con un reddito annuo minore di 8.263,31 euro.

La richiesta per beneficiare dell’esonero deve essere presentata solo dai pensionati e dai disoccupati; per le altre categorie, invece, l’agevolazione è automatica.

Questo tipo di esenzione, però, non si applica all’assistenza farmaceutica.

Sono esonerati dal pagamento del ticket sanitario anche coloro che sono affetti da patologie croniche o rare.

L’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) specifica che per malattie croniche si intendono quelle che richiedono una terapia continua durante un lungo periodo di tempo (anni o decadi). Le malattie rare, invece, sono quelle che colpiscono non più di 5 persone ogni 10 mila abitanti.

La lista delle malattie croniche è contenuta nel DPCM 12 gennaio 2017, all’allegato 7 e all’allegato 8, che includono 64 codici di esenzione.

Le prestazioni pe le quali vige l’esonero sono quelle che servono per il monitoraggio del decorso della patologia, delle sue complicanze e dei metodi di prevenzione di ulteriori aggravamenti.

Spetta, poi, al medico prescrivere al paziente quelle più idonee alle proprie condizioni cliniche.

Tale tipologia di esenzione va richiesta all’ASL di residenza, mostrando la documentazione medica attestante la malattia. L’ASL, poi, rilascia all’interessato un attestato di esenzione, in cui è contenuta la definizione della patologia, il codice identificativo e le prestazioni per le quali si è esenti dal pagamento.

Esenzione per invalidità e per prevenzione: tutti i casi ammessi

L’esenzione per invalidità spetta a:

  • invalidi di guerra;
  • invalidi per lavoro con invalidità dall’80% al 100%, invalidi con riduzione della capacità lavorativa fino o superiore a 2/3, infortunati sul lavoro o colpiti da malattie professionali;
  • invalidi per servizio;
  • invalidi civili al 100% con o senza accompagnamento, invalidi civili con riduzione della capacità lavorativa superiore a 2/3, invalidi minorenni con indennità di frequenza, ciechi assoluti, sordomuti;
  • vittime del terrorismo.

Le regole dell’esenzione per invalidità variano da Regione a Regione, per cui è necessario rivolgersi all’ASL di appartenenza.

Oltre alle ipotesi di esenzione appena specificate, ne esiste un’ulteriore, quella per prevenzione, che comprende campagne di screening per la diagnosi precoce di alcune patologie tumorali.

Si riferisce a:

  • donne tra i 45 e i 69 anni, per la prevenzione del tumore al seno. Si ha diritto alla mammografia gratuita;
  • donne tra i 25 e i 65 anni, per la prevenzione del tumore agli organi riproduttivi. Si ha diritto al PAP test gratuito, ogni tre anni;
  • tutta la popolazione over 45, per la prevenzione dei tumori all’apparato digerente. Si ha diritto alla colonscopia gratuita, ogni cinque anni.

Questo tipo di esenzione spetta a tutti, indipendentemente dal requisito reddituale.

Le donne in gravidanza hanno, invece, diritto all’esonero dal pagamento delle prestazioni specialistiche e diagnostiche per la tutela della salute della mamma e del nascituro.

Vi rientrano anche le prestazioni per le coppie che cercano una gravidanza.

Evidenziamo, infine, che fa parte della categoria dell’esenzione per prevenzione la facoltà di effettuare gratuitamente (e in anonimo), presso le strutture pubbliche, il test anti-HIV.

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