Mangiare la carne, si sa, non è propriamente salutare, e ciò per molteplici motivi. Secondo gli esperti è necessario rispettare determinate quantità.
La carne è un alimento onnipresente nella dieta di tantissime persone, e indubbiamente è un cibo che offre ottime sostanze nutritive. Sempre più frequentemente, però, emerge che il suo consumo sarebbe nocivo per la salute e le persone potrebbero andare in confusione. Mangiare carne, si o no? E ancora, quante volte mangiare carne a settimana “è concesso”? Sono domande che sicuramente molti si pongono.
In linea generale, la Dieta Mediterranea è riconosciuta a livello globale come sana, ma la dieta in questione comprende anche il consumo di carne. Cerchiamo allora di fare chiarezza, e di capire meglio come orientarsi nelle quantità ideali da assumere.
Le carni sono di vario tipo, come sappiamo, ma in generale sono una buona fonte di proteine, ferro, zinco e anche di vitamine, soprattutto del gruppo B.
Mangiare carne, oltre a servire all’organismo, è anche (o forse soprattutto) una questione di gusti personali, e di abitudini ereditate dal nucleo familiare. Queste, però, non sempre coincidono con le indicazioni degli esperti.
Solitamente le linee guida individuano in 2 o 3 volte a settimana il consumo ideale di carne. Per carne in questo senso si intende sia quella bianca che quella rossa. Questa indicazione, tuttavia, non può ovviamente essere adottata da tutti, perché ogni persona ha le sue specifiche esigenze nutrizionali, che variano ad esempio anche in base all’età. I giovani, chi fa attività fisica, o chi ha carenza di ferro devono sicuramente seguire una dieta più ricca di carne, a differenza di chi fa una vita sedentaria, gli anziani e altri soggetti con esigenze nutrizionali specifiche.
Sicuramente non bisogna “demonizzare” la carne di per sé, ma certamente possiamo capire come sceglierla al meglio, per beneficiare degli elementi nutrizionali senza aumentare i rischi di malattie, come il colesterolo alto o il diabete.
Quando si va a comprare della carne, è opportuno prediligere quella magra, in modo da ridurre l’assunzione eccessiva di grassi saturi. Oltre alla tipologia della carne si deve guardare anche alla modalità di cottura: ovviamente è più salutare del pollo alla griglia condito con poco olio che della carne fritta, oppure cotta insieme a sughi e salse grasse. Da non dimenticare, infine, l’attenzione alla quantità di carne messa nel piatto.
In conclusione, possiamo seguire la linea guida generica di 2 o 3 volte alla settimana, ma per essere certi di mangiare la carne nel modo corretto l’unico modo è di rivolgersi a uno specialista, che potrà esaminare la singola situazione e dare indicazioni più precise.
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