Nel Decreto Legge Anticipi è stato inserito il pagamento di una maggiorazione retributiva per alcuni lavoratori. Chi sono i beneficiari?
Grazie all’anticipo dell’indennità di vacanza contrattuale, la busta paga del mese di dicembre sarà molto più ricca.
Il motivo degli incrementi è dovuto dalla scadenza dei Contratti Collettivi Nazionali, che dovranno essere rinnovati a breve. Per consentire tale operazione, l’Esecutivo ha destinato, per il triennio 2022- 2024, circa 7,3 miliardi di euro.
I lavoratori interessati dai nuovi importi saranno i dipendenti pubblici. A stabilirlo è l’art. 3 del Decreto Legge Anticipi, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 ottobre.
Il Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha dichiarato di voler versare le somme aggiuntive già da novembre ma, molto probabilmente, bisognerà attendere un ulteriore mese per poter elaborare la richiesta.
La manovra riguarderà anche i dipendenti degli Enti territoriali.
L’aumento dello stipendio dei dipendenti pubblici sarà pari a 6,7 volte l’indennità di vacanza contrattuale. Gli importi non saranno uguali per tutti, ma varieranno a seconda della categoria professionale di appartenenza.
Nel dettaglio, gli insegnanti percepiranno circa 1.200 euro in più, i medici circa 1.500 euro e i dirigenti di prima fascia dei Ministeri e delle Agenzie fiscali otterranno più di 1.900 euro di aumento.
Gli operatori ministeriali, invece, avranno diritto a una cifra compresa tra i 662 e i 778,70 euro lordi, mentre i funzionari a circa 845,70 euro.
I lavoratori del comparto sanità, ossia medici e infermieri, potranno contare su un fondo di 2,3 miliardi di euro per il rinnovo dei Contratti Collettivi e di ulteriori 700 milioni per incrementare la paga per le ore di straordinario e per lo smaltimento delle liste d’attesa.
Ma le novità continueranno anche per i prossimi anni, perché, nel 2025 verranno stanziati 250 milioni di euro e nel 2026 altri 350 milioni, per le nuove assunzioni.
I dipendenti della Polizia di Stato, riceveranno a dicembre un aumento di 669,41 euro in busta paga, che salirà a 871 euro per gli ispettori e a 1.000,77 euro per i commissari.
Grande attesa anche per il settore scolastico, che costituisce quello con più dipendenti (circa 1 milione e 200 mila lavoratori). Le somme a titolo di aumento varieranno a seconda dell’anzianità posseduta.
Per esempio, un insegnante delle scuole superiori riceverà l’accredito di 829,20 euro se lavora da meno di otto anni oppure di 1.228,10 se lavora da 28-34 anni. Per gli insegnanti delle scuole medie, invece, l’aumento (da modulare a seconda dell’anzianità) non potrà essere maggiore di 1.168 euro.
I maestri delle scuole dell’infanzia e delle primarie, infine, riceveranno tra i 765,60 e i 1.056,20 euro di maggiorazione.
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