La Dichiarazione dei Redditi va presentata entro termini ben precisi. Dal prossimo anno entreranno in vigore le nuove scadenze. Scopriamo quali sono.
La Dichiarazione dei Redditi e il Modello 730 vanno inoltrati secondo un determinato calendario.
Le nuove norme in materia fiscale, tuttavia, hanno introdotto delle modifiche e delle importanti eccezioni al sistema di presentazione della documentazione.
Se, attualmente, la data ultima per gli adempimenti è fissata al 30 novembre, dal 2024 le Dichiarazioni dei Redditi dovranno essere inoltrate entro il 30 settembre, dunque con due mesi di anticipo.
Questa nuova regola vale sia per il Modello Redditi sia per il Modello Irap.
Ci sono, tuttavia, delle eccezioni perché il Modello 730 dovrà essere inviato non oltre il 31 ottobre, mentre la scadenza della dichiarazione IVA è rimasta fissa ad aprile.
Ma le novità non riguardano soltanto le scadenze relative all’invio della documentazione reddituale.
Nei mesi di agosto e dicembre, infatti, l’Agenzia delle Entrate non manderà più ai contribuenti gli avvisi bonari relativi ai controlli automatizzati e formali delle certificazioni presentate e smetterà di inviare anche le lettere di compliance.
In questo modo, si renderà più facile l’amministrazione fiscale durante l’estate oppure durante le festività natalizie, riducendo gli adempimenti burocratici sia per i contribuenti sia per i professionisti.
Rimane, invece, invariata la modalità di inserimento dei dati nel Sistema Tessera Sanitaria, che continuerà ad avvenire ogni sei mesi. Si tratta di un passaggio molto importante perché tali informazioni vengono, poi, usate ai fini della Dichiarazione dei Redditi precompilata.
La trasmissione dei dati, dunque, continuerà a non spettare ai contribuenti.
I cambiamenti riguardano anche i versamenti. Il Decreto Legge Anticipi ha stabilito la facoltà di rateizzazione e, allo stesso tempo, ha posticipato al 16 dicembre la data di scadenza per il pagamento delle rate di acconto e saldo.
È stato, inoltre, previsto che sia i contribuenti che hanno una partita IVA sia coloro che ne sono privi possono provvedere ai versamenti oggetto della rateizzazione entro il giorno 16 di ogni mese.
Dal prossimo anno, verrà introdotto un limite di 100 euro per la liquidazione IVA. Nel caso in cui l’ammontare sia inferiore, il pagamento può anche avvenire successivamente, ma, in ogni caso, non oltre il 16 dicembre dell’anno in corso.
Per concludere, evidenziamo come le nuove norme in materia fiscale abbiano l’obiettivo di agevolare i contribuenti e i professionisti e di rendere molto più snella la burocrazia dell’intero sistema.
L’anticipo della data ultima per i pagamenti e le modifiche puntano, dunque, ad una migliore gestione delle attività legate alla presentazione della Dichiarazione dei Redditi e dei relativi versamenti.
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