L’INPS ha apportato delle migliorie all’Home Care Premium, una misura che tutela i soggetti non autosufficienti. Chi può beneficiare del sussidio?
Tra gli strumenti di sostegno economico per anziani e persone affette da invalidità grave, vi rientra il cd. Home Care Premium, un progetto ideato dall’INPS.
Si tratta di un’iniziativa che assicura l’erogazione di sussidi economici e di servizi personalizzati al fine di garantire la cura direttamente a domicilio dei soggetti non autosufficienti bisognosi di assistenza continuativa.
Possono usufruire del servizio coloro ai quali è stata riconosciuta l’invalidità civile o la condizione di handicap grave oppure che si trovano in situazioni di emergenza temporanea, come il post operatorio.
L’ammontare del sussidio è stabilito sulla base dell’ISEE posseduto e della gravità della patologia. Solo in questo modo è possibile assicurare una tutela diversificata e in linea alle reali esigenze del disabile.
Grazie all’Home Care Premium, si può ottenere un contributo mensile fino a 1.380 euro, per finanziare le cure a casa, e servizi integrativi entro un massimo di 495 euro mensili.
L’agevolazione è diretta ai dipendenti pubblici e ai pensionati pubblici, iscritti presso la Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali. Ne hanno diritto, poi, i coniugi, gli uniti civilmente, i conviventi di fatto e i parenti di primo grado (anche non conviventi) e i minori orfani di dipendenti o di pensionati pubblici.
Nel dettaglio, il sussidio serve a coprire le spese per l’assunzione di operatori di assistenza e per l’acquisto di materiale sanitario e di servizi di assistenza specialistica (per esempio, la fisioterapia). Vi rientrano, inoltre, i costi per il trasporto e l’accompagnamento dei malati per visite mediche o esami clinici.
La misura è notevolmente all’avanguardia e consente ai beneficiari di essere assistiti senza dover necessariamente uscire di casa, apportando, in questo modo, una miglioria alla qualità della vita.
L’INPS ha, di recente, ampliato il novero dei servizi disponibili nell’ambito del programma di Home Care Premium.
I professionisti socio sanitari, attraverso una procedura telematica ideata da alcune università, valuterà i bisogni del paziente e provvederà alla creazione di un piano di assistenza ad hoc.
Si tratta di un servizio che verrà erogato grazie alla collaborazione degli Enti locali e di altri Enti specializzati operanti sul territorio.
Per mezzo di una piattaforma digitale, poi, sarà favorita la collaborazione tra INPS, Enti erogatori e fruitori, per assicurare una tutela continua ed efficace.
I pazienti che hanno bisogno di cure a lungo termine che non possono essere erogate a domicilio hanno la facoltà di beneficiare del nuovo programma “Long Term Care“, grazie al quale si riceve un sussidio fino a 1.800 euro al mese per poter affrontare i costi per il ricovero in Residenze Sanitarie Assistenziali (cd. RSA).
L’INPS ha, infine, anticipato che entreranno a far parte dell’Home Care Premium una serie di ulteriori prestazioni, come il rimborso per le attività di teleassistenza per i soggetti che risiedono in aree interne della penisola e per le visite di screening sanitari.
Tali servizi verranno sovvenzionati grazie alla trattenuta obbligatoria dello 0,35% sullo stipendio mensile dei dipendenti pubblici iscritti al fondo Gestione Unitaria Prestazioni Creditizie e Sociali.
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