I rischi per la salute sono sempre in agguato. In alcuni casi, però, alcuni pericoli non si conoscono abbastanza per poterle prevenire.
Una infezione spesso poco considerata, o almeno non conosciuta propriamente da tutti. Il tramite, per intenderci è il gatto. Una dinamica cresciuta nel corso degli anni considerate anche le maggiori occasioni che possono esserci nella vita di tutti i giorni per chi è a contatto con questi specifici animali.
L’infezione in questione è la bartonella henselae, situazione che si verifica prettamente in età pediatrica e si manifesta attraverso la più nota malattia da graffio di gatto. Negli ultimi anni, cosi come accennato, il fenomeno in questione si è esteso non poco. Nonostante tutto, però in Europa sono stati riscontrati pochissimi casi.
In Italia, l’incidenza di questa specifica infezione è stimata in 10 casi per ogni 100mila abitanti. I casi atipici che nel nostro paese si manifestano sono generalmente riscontrati in FUO, pseudomononucleosi, encefalite, eritema nodoso, osteite, enterite granulomatosa.
Cosi come risaputo l’uomo può essere infettato dalla malattia in questione attraverso un morso o un graffio di gatto, oppure ancora dalla puntura della pulce “Ctenocephalides felis”. In genere, cosi come anticipato il tutto si verifica maggiormente in bambini e giovani adulti. In alcuni casi possono essere colpiti, però, anche soggetti di ogni età.
Il nostro paese, inoltre, in quanto a casi si attesta su una posizione molto simile a quanto accade negli Stati Uniti. A confermarlo è un team di medici del Dipartimento di Medicina della Procreazione e dell’Età Evolutiva dell’Università di Pisa UO Malattie Infettive, Ospedale di Cisanello, Pisa.
Nello specifico, il team in questione è composto da: Francesco Massei, Francesco Messina, Ilaria Talini, Mauro Massimetti, Barbara Loru, Gabriella Palla, Pierantonio Macchia e Giuseppe Maggiore. In ogni caso è sempre il caso di prestare attenzione a eventuali graffi o morsi di gatto.
A lanciare l’allarme in questo senso sono i centri per il controllo e la prevenzione delle malattie Usa (Cdc). I gatti, in particolare, sono spesso portatori di specifiche infezioni, cosi come ribadito anche dal presidente dello Sportello dei Diritti Giovani D’Agata. Spesso il rischio può arrivare dalle situazioni che vedono molte persone prestare cure a gatti randagi che in molti casi non si dimostrano del tutto mansueti come si potrebbe ipotizzare. Prevedere, quindi, ogni spiacevole dinamica pericolosa, in questo senso e prestare sempre la massima attenzione, in ogni caso.
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