I contribuenti devono sapere che ci sono delle circostanze che permettono di cancellare il pagamento dell’IMU, la tassa sull’immobile di proprietà.
Poter non pagare l’IMU senza ricevere sanzioni, non è un sogno ma realtà. Vediamo quando accade.
L’Imposta Municipale Unica deve essere corrisposta dai proprietari di immobili di lusso o seconde case. L’importo dipende dalla città di residenza e dalla grandezza dell’abitazione e si dovrà pagare in parte entro il 16 giugno e il saldo entro il 16 dicembre (nel 2023 la scadenza slitta al 18 dicembre essendo il 16 un sabato).
Eppure non tutti saranno chiamati a versare la seconda quota. Tutto dipende dalla cifra da versare. Secondo la Legge, infatti, esiste un importo minimo sotto al quale si sarà esenti dall’obbligo di pagamento. Parliamo di 12 euro. Ogni Comune è libero di ridurre tale soglia ma non di alzarla. In assenza di indicazioni chiare da parte dell’amministrazione della città in cui è sito l’immobile allora bisognerà prendere come riferimento proprio i 12 euro.
La tassa sulla casa non si paga se l’importo è pari o inferiore a dodici euro. Il riferimento è all’acconto, al saldo o al totale da corrispondere? L’importo minimo va considerato non sulla singola rata da versare ma sul totale dell’IMU 2023.
Il contribuente dovrà considerare la quota annuale complessiva (acconto più saldo) su tutti gli immobili e i terreni per i quali si deve pagate la tassa. I cittadini che come acconto IMU avevano al 16 giugno 2023 una cifra inferiore a 12 euro, dunque, non hanno pagato nulla. Ora, però, devono capire a quando corrisponde il saldo per sapere se devono pagare o meno l’IMU entro il 18 dicembre.
Il prossimo mese, dunque, si dovrà pagare il totale al lordo della rata di acconto inferiore al minimo. Il calcolo si può già effettuare dato che da poco sono state pubblicate le aliquote 2023 sul portale finanze.gov.it.
Proponiamo un esempio chiarificatore. Se l’acconto di giugno risultava essere, ad esempio, di nove euro allora il contribuente non ha pagato alcuna tassa essendo la cifra inferiore al limite di Legge. Ora, se il calcolo del saldo dovesse risultare tale da superare i dodici euro (basterebbe che il risultato fosse di quattro euro) allora a dicembre dovrebbe versare tutta a cifra in un’unica soluzione.
In caso di immobili che prevedono il pagamento IMU da parte di più contribuenti, allora la regola dell’importo minimo si dovrà rapportare ad ogni obbligazione tributaria. Se, ad esempio la quota su base annua risultasse di 50 euro e i soggetti paganti fossero 5 allora l’IMU non andrebbe corrisposta dato che ogni contribuente dovrebbe corrispondere 10 euro, meno del minimo di Legge.
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