Le famiglie con figli disabili a carico possono approfittare di sussidi economici quali il Reddito di Cittadinanza e l’Assegno Unico con maggiorazioni.
Il Governo aiuta le famiglie in difficoltà con sostegni economici di varia natura. Approfondiamo due misure partendo da un quesito di una lettrice.
In redazione è giunto un quesito. “Sono una mamma di tre figli tra cui la piccola di sei anni con Legge 104. Io sono invalida al 75% e questo mese è terminato il Reddito di Cittadinanza. Non prendo l’Assegno Unico da dicembre 2022, quando mio figlio ha compiuto 18 anni. Come posso fare?“.
Analizziamo le due misure di riferimento per comprendere le possibilità della lettrice. Il Reddito di Cittadinanza ha subito delle restrizioni a partire dal mese di gennaio 2023 con l’erogazione per soli sette mesi per gli occupabili. Qui entra in gioco un’importante differenza tra occupabili e non occupabili. La famiglia della donna rientra in questa seconda categoria che raccoglie i nuclei con disabili, minorenni oppure over 65. Il Governo per i non occupabili ha previsto che l’RdC si possa ricevere fino al 31 dicembre 2023. E non si rimarrà soli nemmeno nel 2024.
Fino al 31 dicembre 2023 il Reddito di Cittadinanza continuerà ad essere erogato alle famiglie con minori, disabili e over 60 con obbligo di formazione solo per i componenti occupabili del nucleo. Dal 1° gennaio 2024, poi, l’RdC sarà sostituito dall’Assegno di Inclusione.
Per accedervi occorrerà rispettare dei requisiti economici. L’ISEE entro i 9.360 euro all’anno, il reddito familiare entro i 6 mila euro (moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza) e il patrimonio immobiliare entro i 30 mila euro (esclusa la casa di abitazione). La soglia limite del patrimonio mobiliare sarà, poi, di 6 mila euro più 2 mila euro per ogni componente del nucleo successivo al primo entro il tetto massimo di 10 mila euro.
Al pari dell’RdC resterà come requisito l’assenza dell’intestazione di un veicolo di cilindrata superiore a 1600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc. Solo non soddisfacendo più questi requisiti si perderà l’RdC oggi o l’Assegno di Inclusione nel 2024.
Passiamo ora all’Assegno Unico. La misura spetta alle famiglie con figli a carico fino ai 21 anni (a prescindere dall’età se il figlio è disabile) ma c’è una procedura da compiere nel momento in cui un figlio compie 18 anni. Occorrerà integrare la domanda attestando che i requisiti richiesti sono soddisfatti ossia che il figlio frequenta l’università oppure svolge un tirocinio, è disoccupato o in cerca di lavoro oppure svolge il servizio civile universale.
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