È stato approvato il Bonus assunzione agevolata per coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza. Quali sono i requisiti per beneficiarne?
La Commissione Europea ha approvato l’introduzione del cd. Bonus assunzione dei percettori del Reddito di Cittadinanza, una misura che fa parte degli aiuti di Stato riconosciuti alle imprese italiane, nelle ipotesi di crisi e transizione.
Il via libera da parte della Commissione è giunto lo scorso 31 ottobre, tramite la decisione C(2023) 7480 final. La misura era stata contenuta nella Legge di Bilancio 2023 ma, poiché si tratta di un aiuto di Stato, si è resa necessaria l’autorizzazione della Commissione Europea.
Potrà, dunque, essere attivato il beneficio che prevede l’esonero contributivo fino a 8 mila euro all’anno per i datori che decidono di assumere i titolari di Reddito di Cittadinanza.
Il Bonus, infatti, ha lo scopo di assicurare un lavoro stabile a coloro che, attualmente, percepiscono il sussidio economico.
In particolare, i datori di lavoro “generosi” potranno contare su un’interessante agevolazione, per la quale sono stati stanziati ben 61,5 milioni di euro. Si tratta di un’occasione davvero imperdibile per coloro che sono intenzionati a incorporare nuovo personale nella propria azienda ma che devono fare i conti con il costo del lavoro.
Dopo quasi un anno sarà, finalmente, attivo il nuovo Bonus assunzione. Ma in cosa consiste e a chi si applica?
I datori di lavoro del settore privato che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, hanno stipulato o stipuleranno contratti di lavoro a tempo indeterminato con i beneficiari di Reddito di Cittadinanza, avranno diritto a uno straordinario beneficio, sotto forma di sgravio assoluto dal pagamento dei contributi previdenziali a carico di tali lavoratori, per un periodo massimo di 12 mesi.
L’agevolazione può essere fruita anche nelle ipotesi di trasformazione del contratto dal tempo determinato in un contratto a tempo indeterminato.
La soglia massima dello sgravio contributivo è di 8 mila euro all’anno.
Ma attenzione, il beneficio a carico dei datori non potrà essere applicato ai premi e ai contributi INAIL relativi all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
Per ulteriori informazioni, bisognerà attendere future comunicazioni dell’INPS, che dovrebbero arrivare nelle prossime settimane. Al momento, quel che è certo è che l’Istituto di Previdenza specificherà a breve tutti i dettagli per poter richiedere lo sgravio contributivo da parte dei datori di lavoro.
Ricordiamo, infine, che la manovra è stata possibile grazie allo stanziamento di risorse economiche per consentire alle imprese di sostenere il costo del lavoro, dopo la crisi scatenata dal conflitto tra Russia e Ucraina.
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