Fino al 2025 sarà in vigore il Superbonus rafforzato. L’Agenzia delle Entrate chiarisce il funzionamento della misura e i requisiti per accedervi.
Parente del Superbonus 110% sceso poi al 90% nel 2023 è il Superbonus rafforzato utilizzabile fino al 31 dicembre 2025.
L’aliquota del Superbonus è variata prima del tempo per decisione dell’esecutivo. Nel 2023 è scesa al 90% a parte alcune eccezioni che hanno continuato a consentire l’accesso alla misura con aliquota del 100%. Nel 2024, poi, il Superbonus diventerà del 70% limitando ulteriormente il risparmio per i cittadini che intendono ristrutturare la propria abitazione e aumentare le classi di efficienza energetica. La Manovra non prevede la proroga del Superbonus 110% condomini ma consente ad alcuni cittadini di sfruttare il Superbonus rafforzato fino a fine 2025.
L’agevolazione è dedicata agli abitanti dei territori colpiti dal sisma con conseguenti danni agli immobili. I Comuni di riferimento sono quelli elencati in allegato al DL 17 ottobre 2016 numero 189, al DL 28 aprile 2009 numero 39 e quelli interessati dagli eventi sismici accaduti dopo il 2008 se dichiarato lo stato di emergenza. Rientrando nei territori agevolati, si potrà chiedere un contributo per la ricostruzione con limiti di spesa aumentati del 50% rispetto alle soglie dell’Ecobonus e del Sismabonus.
Il contributo è utilizzabile per le spese indispensabili per ripristinare i fabbricati danneggiati, incluse le case diverse dalla prima abitazione. Sono esclusi solamente gli immobili dedicati alle attività produttive.
Per gli interventi di efficienza energetica nei Comuni interessati ammessi al Superbonus 110% spetta il contributo per l’importo eccedente fino al 31 dicembre 2025. Occorre fare attenzione alle regole che disciplinano la convivenza tra le due misure, Superbonus rafforzato e contributi pubblici per la ricostruzione.
Per l’accesso al Superbonus occorre presentare un unico titolo edilizio, un unico progetto nonché un unico computo metrico distinguendo con precisione le spese ammissibili da quelle che non vi rientrano restando a carico del contribuente e le spese eccedenti ammesse al Superbonus.
Nella guida ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, poi, si legge come il Superbonus e ogni altro incentivo fiscale spettino per l’importo eccedente il contributo erogato per la ricostruzione e per le spese sostenute per ogni intervento edilizio di riparazione o ricostruzione degli edifici danneggiati da eventi sismici.
Di fondamentale importanza la presentazione della Scia edilizia, del Permesso di costruire o del titolo unico. Richiedendo il Superbonus non occorre presentare la CILA.
Il Superbonus rafforzato, poi, permette al contribuente di chiedere la detrazione oppure la cessione del credito o lo sconto in fattura. Un aiuto non indifferente per coprire i costi legati alla ristrutturazione.
Fare la spesa sarà più conveniente con il trucchetto che vi sveliamo, utile per accedere…
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