A quanto pare sembra proprio che la longevità è caratterizzata da alcuni fattori molto importanti della nostra salute. Ecco i dettagli.
I nostri nonni ne sono la dimostrazione: certo, non tutti riescono ad arrivare ai 100 anni tondi tondi, ma sicuramente arrivano agli 80 anni e pure qualcosa in più. Poi, ci sono le eccezioni e parliamo di persone che vanno anche oltre i 100 anni oppure di chi, purtroppo, per varie questioni, muore prima e magari senza arrivare nemmeno al limite, ormai ben fisso, degli 80.
La vita che si allunga è sicuramente un fatto storico poiché ci sono state epoche passate in cui i 50 anni erano pensati come un’età da anziani, pensiamo ad esempio a Dante. Ma le condizioni di vita sono cambiate e la presenza di sempre più centenari ha portato ad alcuni ricercatori a studiare i motivi di un simile traguardo. La ricerca, una volta finita, è stata pubblicata sulla rivista GeroScience.
La ricerca in questione è cominciata prendendo in considerazione determinati marcatori rispetto ad altri sia delle persone longeve che delle persone leggermente più giovani rispetto alle prime. Stiamo parlando, in generale, sempre e comunque della terza età. All’esperimento hanno partecipato la bellezza di 44.000 svedesi che avevano tra i 64 ed i 99 anni. Questi sono stati seguiti attentamente per un periodo di tempo di 35 anni, in cui alcuni, purtroppo, sono venuti a mancare.
Coloro che sono riusciti ad arrivare a 100 anni sono state solo 1.224 persone e, la maggioranza di questo numero, è costituito da donne, per lo più parliamo dell’85%. Durante il corso di questi 35 anni sono stati utilizzati dei biomarcatori legati al metabolismo, all’infiammazione e alla funzionalità renale. Questi sono stati associati all’invecchiamento e alla possibilità di mortalità. Assieme a loro, sono stati presi in considerazione parametri come il glucosio ed il colesterolo.
Oltre a simili parametri, sono stati presi in considerazione anche la creatinina che è legata alla funzione renale, poi l’albumina, legata alla nutrizione, e anche il ferro. I ricercatori hanno fatto anche ricerche sulla funzionalità epatica in cui sono stati presi in analisi la lattato deidrogenasi e l’alanina aminotransferasi.
Passati i 35 anni, è emerso che coloro che arrivavano a compiere 100 anni avevano dei livelli di acido urico, glucosio e creatinina leggermente bassi a partire dai 60 anni. Di conseguenza, come sintesi, si può dire che il valori delle persone che arrivano ai 100 anni sono molto equilibrati.
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