In questi giorni si evince dalle notizie che il Covid ha rialzato la testa e aumentano i contati; come comportarsi con il lavoro?
In effetti la pandemia è ufficialmente terminata ma questo non significa che il virus sia debellato. Le persone continuano ad ammalarsi e a contagiare e contagiarsi, nonostante il primo ciclo di vaccinazione sia stato fatto da almeno il 98% della popolazione.
Chi si ammala, dunque, visto che le restrizioni e le regole sono cambiate, potrebbe chiedersi come comportarsi in caso di positività sintomatica o asintomatica, o se c’è stato un contatto stretto con un positivo. A rispondere a tutte le domande c’è la normativa vigente.
A meno che nella propria azienda non vigano regole particolari, che comunque non possono andare oltre alle leggi nazionali, esistono delle normative da rispettare, ideate dopo la fine della pandemia.
Il Consiglio dei Ministri del 7 agosto 2023 ha infatti abrogato l’obbligo di auto-isolarsi in caso di positività al Covid. Ne consegue che il soggetto può andare a lavorare anche se ha fatto un tampone e risulta positivo.
Infatti attualmente il Covid è considerato alla stessa stregua di altre malattie; in sintesi, se il lavoratore si assenta dal lavoro è perché il medico, dopo averlo visitato, ha constatato che le sue condizioni non sono idonee all’attività lavorativa. Se il medico prescrive la terapia e anche di stare a casa, il lavoratore ha diritto alle indennità INPS, come di consueto. Ovviamente si può anche essere oggetto di visite fiscali, proprio come per tutte le altre malattie.
Invece forse non tutti sono a conoscenza del fatto che se il lavoratore, oltre ad essere positivo al Covid, ha i sintomi, non è obbligato a stare a casa e può anche recarsi nel luogo di lavoro.
In questo caso però le normative vanno a consigliare ai soggetti di usare delle precauzioni, come indossare le mascherine FFp2, e di aumentare l’igiene personale soprattutto se si entra in contatto con altre persone. Non sono in essere, però, obblighi.
In sostanza, ad oggi non vi sono né obblighi né restrizioni e se si pensa di aver contratto il Covid si può fare un tampone; valgono le regole del buon senso, dunque, e sta alla singola persona decidere se sia meglio rimanere a casa o vivere la quotidianità come sempre, ricordando però che u tampone positivo non autorizza a lasciare il lavoro e che senza certificato medico non si ha diritto alle indennità.
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