L’Europa e l’Asia temono per l’espandersi dei contagi da morbillo. Quali sono i rischi legati alla malattia e come ci si può difendere?
Dai dati Unicef, è emerso che i casi di morbillo in Europa e in Asia Centrale sono saliti alle stelle, con un incremento del 3.000% rispetto allo scorso anno.
Tra il 1° gennaio e il 5 dicembre 2023 sono stati registrati 30.601 casi di morbillo, contro i 909 del 2022. Il motivo di tale fenomeno dovrebbe risiedere nella riduzione dei soggetti vaccinati, soprattutto tra i bambini. Come ha evidenziato la Direttrice Regionale dell’Unicef per l’Europa e l’Asia Centrale, Regina De Dominicis, il calo della copertura vaccinale non può che comportare un incremento dei casi di morbillo.
Si tratta di una malattia infettiva che, di solito, compare tra i bambini di età compresa tra 1 e 3 anni. Non bisogna assolutamente sottovalutarla perché è fortemente contagiosa e si trasmette per via aerea (dunque, attraverso starnuti o saliva).
I sintomi sono facilmente riconoscibili, perché l’infezione provoca l’insorgenza di un’eruzione cutanea di colore rossiccia su tutto il corpo. Le macchie sono quasi sempre associate a febbre molto alta, tosse e occhi rossi. A volte il morbillo può essere accompagnato da polmonite, otite e diarrea. Di solito, i fastidi si manifestano dopo 10-12 giorni dall’avvenuto contagio e si protraggono per almeno 7 giorni.
In alcuni casi il morbillo può essere mortale (anche se si tratta di ipotesi molto rare) o causare la perdita dell’udito e della vista.
Negli adulti i sintomi sono particolarmente pericolosi, soprattutto per i soggetti che hanno le difese immunitarie basse, perché potrebbero insorgere complicazioni più o meno serie, come l’encefalite.
L’unico modo per evitare le controindicazioni del morbillo è il vaccino.
Purtroppo, dai dati che sono stati pubblicati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, è emerso che c’è stato un calo dell’1 e del 3% dei vaccini contro il morbillo in Italia. Nel 2022, la copertura era del 92% per la prima dose e dell’86% per la seconda. Le condizioni ottimali, invece, sarebbero del 95% con due dosi.
Il nostro Sistema Sanitario prescrive il vaccino MPR (Morbillo, Parotite, Rosolia) a tutti i bambini i età compresa tra i 12 e i 15 mesi di età. La seconda dose è, invece, raccomandata per coloro che hanno tra i 5 e i 6 anni e può assicurare una protezione fino al 99%.
Nel caso di contagio, l’immunità che ne consegue si mantiene per tutta la vita.
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