Con l’approvazione della Legge di bilancio 2024 è stata introdotta una novità che riguarda il conguaglio IMU 2023.
La Legge di bilancio si è espressa anche in merito al saldo IMU 2023, che scade il 18 dicembre. Purtroppo molti Comuni non sono riusciti a pubblicare in tempo la delibera di approvazione delle aliquote dell’anno in corso.
L’imposta municipale unica prevede il versamento del saldo entro il mese di dicembre di ogni anno. Nel 2023, in via del tutto eccezionale, alcuni contribuenti potranno effettuare il versamento a fine febbraio. Cosa è successo?
Con un emendamento inserito in Legge di bilancio 2024, il Governo è intervenuto per posticipare il conguaglio del saldo IMU 2023, che potrà essere pagato entro il 29 febbraio 2024. Ma scopriamo di cosa si tratta!
Molti Comuni non sono riusciti a pubblicare in tempo l’approvazione delle aliquote IMU 2023. Di fatto i contribuenti avrebbero dovuto versare il saldo IMU dell’anno in corso entro il 18 dicembre 2023. Ma per ritardi, non imputabili ai cittadini, non è stato possibile procedere con il pagamento.
Per questo motivo, il Governo è dovuto intervenire introducendo, nella Manovra finanziaria, un emendamento che ha a che fare proprio con il saldo IMU 2023. Questa decisione ha a che fare solo con il versamento dell’imposta 2023, per la quale è stato deciso che potranno essere considerate inserite in tempo utile nel portale del federalismo fiscale, se l’operazione è avvenuta entro il 30 novembre 2023. In caso contrario, l’inserimento è avvenuto con ritardo e i Comuni avranno tempo fino al 15 gennaio 2024 per risolvere il problema.
Di conseguenza, tutti coloro che avrebbero dovuto versare il saldo IMU entro il 18 dicembre 2022 avranno la possibilità di regolarizzare la propria posizione entro il 29 febbraio 2024, senza l’applicazione di sanzioni e interessi.
Dunque, i conti per il conguaglio IMU 2023 saranno fatti entro la fine del mese di febbraio dell’anno prossimo. I Comuni per i quali non risulta pubblicata una delibera aggiornata in merito alle aliquote 2023 dovranno applicare quelle previste per il 2022. Dunque, i contribuenti pagheranno il medesimo rinforzo già versato con l’appunto di giugno.
In ogni caso, entro il 15 gennaio 2024, sarà possibile consultare il sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze dove saranno inserite le nuove aliquote.
Queste dovranno essere utilizzate per determinare l’importo del conguaglio dovuto entro il 29 febbraio. Ovviamente, dal momento che il ritardo non è imputabile al contribuente, non sarà possibile applicare sanzioni o interessi.
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