Molti genitori pensano che intestare la casa ai figli minori sia un modo per assicurare loro il futuro e anche di risparmiare sul Notaio.
La Legge contempla tutte le situazioni possibili quando si parla di donazioni, intestazioni ai figli (anche minori) e tutto ciò che riguarda il passaggio di proprietà immobiliari.
I genitori possono avere molte motivazioni per intestare la casa ai figli, e non sempre queste motivazioni sono altruistiche, Infatti a volte la donazione serve per ovviare ai debiti contratti, che andrebbero a erodere, tra gli altri, anche i beni immobiliari. Oppure per non pagare le tasse su seconde e terze case.
Anche se però l’intestazione viene fatta per offrire un futuro sereno ai figli, esistono delle regole ben precise e anche dei costi da sostenere.
Il primo nodo della questione è senza dubbio l’età del ricevente, perché stiamo parlando appunto di soggetti minori.
La Legge consente di intestare la casa a un figlio minore, ma solo dopo che il Giudice ha dato parere favorevole, poiché il minorenne è considerato un soggetto da proteggere. Solamente se la donazione della casa va a suo vantaggio i genitori potranno procedere. Il passaggio può avvenire per donazione o per usufrutto.
In un caso, però, non si può effettuare questa operazione, e cioè se la casa è gravata da un mutuo. Infatti il mutuo passerebbe al figlio minore, che ovviamente non può contrarre.
Una volta che il Giudice ha dato il parere favorevole, i genitori potranno registrare l’atto davanti al Notaio, in presenza (e anche per conto) del figlio minore. La donazione ha comunque un costo, ovvero i donanti dovranno farsi carico – a maggior ragione se il figlio è minorenne e non ha indipendenza economica – di alcuni oneri, ovvero:
Imposta ipotecaria del 2% del valore catastale; l’Imposta catastale dell’1% del valore catastale; l’Imposta di registro pari a 200 euro, solo se l’immobile abbia un valore superiore al milione di euro. Ovviamente a questo va aggiunto il costo del Notaio, che varia in base al professionista scelto.
Infine, un altro modo per intestare una casa al figlio minore è la formula dell’usufrutto. Il figlio diventa nudo proprietario mentre i genitori possono continuare a vivere nell’immobile fino al decesso (o alla data concordata) e poi ne diventerà proprietario definitivamente.
Le spese sono necessarie anche in questo caso, perché qualsiasi variazione inerente la proprietà, usufrutto o utilizzo dei beni immobili deve essere registrata e dunque serve un professionista.
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