I lavoratori che compiranno 67 anni potranno andare in pensione di vecchiaia seguendo una procedura telematica semplificata nel 2024.
La pensione di vecchiaia si raggiunge al compimento dei 67 anni di età e avendo maturato 20 anni minimo di contributi nella carriera lavorativa. Siete prossimi al traguardo e volete informarvi su quale iter intraprendere per lasciare il mondo del lavoro?
Tutti i lavoratori possono andare in pensione a 67 anni con venti anni di contributi. Se non si è raggiungo il requisito contributivo allora bisognerà attendere i 71 anni quando basteranno solo cinque anni di contribuzione per il pensionamento. Volendo, invece, lasciare il lavoro prima di spegnere le 67 candeline occorrerà aver maturato i requisiti di accesso ad uno degli scivoli di pensione anticipata. Venti anni di contributi e 64 anni di età per i contributivi puri, 41 anni di contributi per i lavoratori precoci, 62 anni di età e 41 anni di contributi con Quota 103.
Le pensioni anticipate hanno una platea di beneficiari molto ristretta e in tanti casi prevedono un taglio sull’assegno pensionistico. Tanti lavoratori preferiscono, dunque, attendere i 67 anni per lasciare il mondo del lavoro. La domanda di pensionamento deve essere presentata telematicamente accedendo al sito dell’INPS. In alternativa si può chiamare il Contact Center o rivolgersi a CAF e Patronati.
L’INPS sta seguendo le direttive PNRR sulla digitalizzazione e semplificazione delle procedure. Ecco perché ha reso più semplice per il cittadino inviare domanda di pensione di vecchiaia. Online è disponibile la richiesta semplificata come previso dal progetto Hub di accesso alle prestazioni pensionistiche.
Tutti i lavoratori – dipendenti, autonomi e liberi professionisti – possono procedere con l’inoltro dell’istanza al compimento dei 67 anni di età se hanno 20 anni di contributi indipendentemente dalla Casse di appartenenza, dalla Gestione o dal Fondo previdenziale. Nello specifico, la domanda si può presentare in anticipo rispetto alla maturazione dei requisiti ossia nei tre mesi precedenti dalla decorrenza del trattamento.
Chi compirà i 67 anni a maggio 2024, ad esempio, già a marzo potrà presentare l’istanza dato che la pensione di vecchiaia decorre dal primo giorno del mese successivo a quello della maturazione dei requisiti mentre l’assegno viene corrisposto dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. Da sapere che inizialmente potrebbe esserci un ritardo da parte dell’INPS fino a tre/quattro mesi. Con il primo pagamento verranno compresi, naturalmente, anche gli arretrati. Dato che l’ente ha tempi di elaborazione lunghi (circa 55 giorni) suggeriamo di sfruttare la possibilità di inoltrare domanda con tre mesi di anticipo.
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