Molti lavoratori otterranno un Bonus in busta paga, sotto forma di rimborso IRPEF. A chi è destinata la prestazione e quali sono i requisiti per riceverla?
Alcuni lavoratori dipendenti potranno ricevere fino a 100 euro in più al mese, per tutto il 2024.
Si tratta del trattamento integrativo del cd. ex Bonus Renzi che, di fatto, comporterà un aumento dello stipendio, variabile in base al rispetto di specifiche soglie reddituali, per un totale di 1.200 euro annui.
La buona notizia è che anche coloro che non hanno ottenuto il trattamento integrativo per l’anno 2023, pur avendone diritto, potranno ricevere le cifre spettanti, direttamente in busta paga. Molti lavoratori si trovano in tale condizione e, dunque, l’Agenzia delle Entrate ha specificato quali sono le modalità per richiedere il rimborso dell’ex Bonus Renzi.
Bisognerà, tuttavia, attendere ancora qualche mese per l’erogazione delle cifre spettanti. Scopriamo per quale motivo.
Il trattamento integrativo derivante dall’ex Bonus Renzi e versato sotto forma di rimborso IRPEF è destinato solo ad alcune categorie di lavoratori.
Per ottenere 100 euro al mese in busta paga per 12 mensilità, infatti, è necessario il rispetto di specifici requisiti reddituali. In particolare, i beneficiari devono possedere un reddito non superiore a 15 mila euro. Chi, invece, possiede un reddito compreso tra 15 mila e 28 mila euro ha diritto a un importo ridotto, a condizione che la somma delle detrazioni IRPEF sia superiore a quella dell’imposta dovuta.
Per tale ragione, per accedere al rimborso, gli interessati dovranno compilare e inviare il Modello 730/2024, indicando le detrazioni degli articoli 12 e 13 del TUIR. Solo dopo la corretta ricezione della documentazione, l’Agenzia delle Entrate disporrà il rimborso in busta paga spettante a coloro che nel 2023 non hanno ricevuto le somme, tramite conguaglio.
Ecco spiegato il motivo per il quale i lavoratori beneficiari che non hanno ancora ottenuto il Bonus dovranno aspettare fino al prossimo maggio, perché è in tale periodo che si presenta il Modello 730.
Attenzione, però, alla compilazione del Modello ai fini dell’ottenimento del rimborso. Dovrà, infatti, essere indicato il reddito percepito dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, insieme alle varie spese indicate dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), agli articoli 12 e 13, come le detrazioni per i familiari a carico, i mutui agrari e immobiliari per l’acquisto o la costruzione della prima casa, le spese sanitarie, le erogazioni liberali, le detrazioni per i lavori di ristrutturazione o efficientamento energetico.
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