Da gennaio 2024 è attivo l’Assegno di Inclusione. È compatibile con l’Assegno Unico e come fare per percepirli entrambi?
L’Assegno Unico e Universale è il sussidio che, da marzo 2022, viene erogato in favore delle famiglie con figli a carico con meno di 21 anni di età.
L’Assegno di Inclusione invece, è lo strumento di sostegno al reddito che, dal 1° gennaio 2024, ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza. È rivolto ai nuclei familiari che si trovano in difficili condizioni economiche e in cui vivono almeno un invalido, un minorenne, un over 60 o un soggetto in situazione di svantaggio, che è stato inserito all’interno di un programma di cura e assistenza promosso dai Servizi socio sanitari territoriali.
L’Assegno di Inclusione e l’Assegno Unico possono cumularsi, quando nel nucleo familiare ci sono figli che rispettano i requisiti stabiliti per entrambe le misure.
A tal riguardo, tramite il Messaggio n. 258 del 19 gennaio 2024, l’INPS ha chiarito qual è l’iter burocratico per richiedere l’Assegno Unico da parte dei beneficiari del nuovo Assegno di Inclusione. Scopriamo, nel dettaglio, quali sono le procedure da seguire.
L’Assegno Unico e Universale è la prestazione che ha sostituto molti altri sussidi rivolti alle famiglie, come gli ANF e il Bonus Bebè. È rivolto ai nuclei che hanno figli al di sotto dei 21 anni ed è compatibile con molte altre forme di sussidio economico.
Spetta, infatti, al ricorrere di determinate condizioni, a lavoratori dipendenti e autonomi, inoccupati, disoccupati e agli ex percettori del Reddito di Cittadinanza. Per tale ragione, potranno ottenerlo anche i nuovi destinatari dell’assegno di Inclusione.
Ma quali sono i presupposti affinché entrambe le misure possono essere erogate? Al riguardo, ci sono, purtroppo, una serie di dubbi perch, fino allo scorso dicembre, molti nuclei familiari ricevevano l’Assegno Unico come integrazione del Reddito di Cittadinanza.
Cosa accadrà adesso? Per fortuna è intervenuto l’INPS, che ha chiarito quali sono le condizioni da rispettare e gli adempimenti da effettuare per non perdere le agevolazioni o incorrere in ritardi nei pagamenti.
Con il Messaggio dello scorso 19 gennaio, l’istituto di Previdenza ha specificato che coloro che percepivano la quota integrativa del Reddito di Cittadinanza possono continuare a ricevere l’Assegno Unico direttamente sulla card del RdC fino al prossimo mese di febbraio.
Dal mese di marzo, invece, gli interessati dovranno necessariamente presentare nuova domanda per l’Assegno Unico (anche se hanno già presentato quella per l’Assegno di Inclusione).
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