Il Trattamento di Fine Rapporto è un elemento della retribuzione dei dipendenti privati. Vediamo come si calcola per capire quale somma si riceverà alla cessazione del lavoro.
Al momento della cessazione di un rapporto di lavoro subordinato il dipendente otterrà il Trattamento di Fine Rapporto, una componente della retribuzione accantonata dal datore di lavoro negli anni di attività.
Il TFR viene calcolato come una quota annuale del reddito del lavoratore che viene rivalutata ogni anno secondo un tasso fisso (1,5%) più una percentuale che dipenderà dall’inflazione. Per ottenere l’importo del Trattamento, dunque, occorre sommare per ogni anno di servizio la quota della retribuzione dovuta per l’anno stesso divisa per 13,5. In caso di frazioni di anno la quota verrà ridotta in modo proporzionale trasformandosi in mese intero se la frazione è uguale o superiore a quindici giorni.
Il lavoratore può decidere se lasciare il TFR in azienda avendo la certezza della rivalutazione annuale oppure investirlo in un Fondo pensioni con rendimento variabile in base alle scelte di investimento e all’andamento dei mercati finanziari. Il TFR, poi, viene erogato anche in caso di rapporto di lavoro della durata inferiore ad un anno indipendentemente dal contratto (tempo determinato o indeterminato), di lavoro in prova, di licenziamento o dimissioni.
L’articolo 2120 comma 1 del Codice Civile stabilisce che il TFR si calcola “sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all’importo della retribuzione dovuta per l’anno divisa per 13,5”. Il principio dell’arrotondamento in caso di frazioni di anno l’abbiamo già esposto. Rimane da approfondire quali sono gli elementi da raccogliere per procedere con il conteggio.
Bisognerà considerare l’anno di servizio e la retribuzione annuale lorda di ogni anno, calcolare la Base TFR dividendo la RAL per 13,5 e tener conto della rivalutazione annuale ossia dell’aumento annuale del TFR basato sul tasso fisso dell’1,5% più il 75% dell’incremento dell’indice ISTAT per i prezzi al consumo. Il Trattamento lordo totale si otterrà sommando tutti i valori anno per anno e ricordando di applicare aggiustamenti se necessario come la sottrazione di prestiti, ad esempio, o eventuale anticipazioni del TFR.
Una volta ottenuto l’importo del Trattamento di Fine Rapporto lordo si potrà calcolare il netto considerando le imposte che si applicano sulla base della tassazione separata. Una puntualizzazione sulla retribuzione annuale da usare nel calcolo. Il Codice Civile stabilisce che include tutte le somme, anche le prestazioni in natura che il datore di lavoro eroga a titolo non occasionale. Si esclude, invece, ciò che viene corrisposto a titolo di rimborso spese.
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