È possibile beneficiare del Bonus chirurgia estetica. A chi è rivolto e per quali operazioni è consentito? Ecco tutti i dettagli.
Una delle agevolazioni introdotte dalla nuova Legge di Bilancio è il cd. Bonus chirurgia estetica.
Si tratta di un sussidio che consente di ottenere un risparmio sull’IVA per alcune tipologie di interventi, tra cui quelli di medicina estetica.
È, tuttavia, necessario che gli interessati provino che le operazioni servono ad assicurare una prevenzione dello stato di salute, anche psichico, oppure a garantire un’adeguata cura ad alcune patologie.
Oltre alla riduzione dell’IVA, si può ottenere la detrazione IRPEF del 19%, al pari delle altre spese sanitarie, al momento della compilazione del Modello 730.
Ma come si applica il Bonus chirurgia estetica e quali sono le condizioni per poterlo richiedere? Analizziamo la normativa che è entrata in vigore lo scorso 17 dicembre.
Il Bonus chirurgia estetica comporta l’esonero totale dal pagamento dell’IVA su alcune particolari prestazioni chirurgiche, beneficiando, dunque, di costi decisamente meno elevati.
Se, poi, si decide di portare in detrazione l’operazione, al momento della compilazione della Dichiarazione dei Redditi, si potrà anche ricevere una detrazione IRPEF del 19%, sulla franchigia eccedente i 129,11 euro.
Gli interventi per i quali si potrà richiedere l’agevolazione economica sono quelli legati al ripristino o alla prevenzione della salute del paziente e, quindi, anche per le operazioni diagnostiche. Di conseguenza, gli interventi prettamente cosmetici, che non riguardano alcun problema di salute, sono del tutto esclusi dall’iniziativa e non potranno beneficiare dell’esenzione dall’IVA.
Rientrano, invece, gli interventi correttivi, cioè quelli diretti alla correzione di alcuni inestetismi congeniti, esistenti già al momento della nascita, oppure acquisiti in seguito a eventi traumatici o a specifiche patologie.
Il Bonus chirurgia estetica può essere richiesto anche per le operazioni che coinvolgono la salute psichica e, dunque, anche per gli interventi finalizzati alla riassegnazione dei caratteri sessuali.
Per ottenere l’esonero dal pagamento dell’IVA, gli interessati dovranno seguire un preciso iter burocratico. Innanzitutto, bisognerà recarsi presso un medico competente, che dovrà compilare un determinato certificato, che serve ad attestare che l’operazione estetica è fondamentale per il mantenimento o per il recupero dell’integrità psicofisica del richiedente.
È opportuno specificare che, poiché il Bonus è stato introdotto dal Decreto Anticipi, entrato in vigore il 17 dicembre 2023, si potrà beneficiare di tale iniziativa esclusivamente per gli interventi compiuti dopo tale data. Di conseguenza, eventuali richieste che si riferiscono a operazioni effettuate prima, non verranno prese in considerazione.
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