L’assegno di inclusione 2024 è una misura introdotta in sostituzione al Reddito di cittadinanza. Scopriamo come aumentare l’importo.
L’Istituto previdenziale ha messo in pagamento le prime mensilità dell’assegno di inclusione, la nuova misura voluta dal Governo Meloni che va a sostituire il reddito di cittadinanza. Molte famiglie percepiranno un importo più basso rispetto a quanto ricevevano con il reddito.
Tendenzialmente l’assegno di inclusione prevede il riconoscimento di un importo più alto rispetto al reddito di cittadinanza, 1150 euro contro 1100 euro. Tuttavia ci sono casi in cui la misura a cui stiamo facendo riferimento ha un valore più basso rispetto al reddito. Per fortuna esistono delle soluzioni che permettono di incrementare l’importo percepito mensilmente.
Per garantirsi un’entrata più alta mensilmente, i percettori di assegno di inclusione 2024 hanno qualche stratagemma a loro disposizione. Si tratta di trucchi totalmente legali che devi conoscere.
Prima di tutto bisogna capire per quale motivo l’importo dell’assegno è inferiore: questa misura corrisponde alla soglia massima ottenibile dalla famiglia, a cui bisogna sottrarre il reddito familiare percepito. Di conseguenza se il reddito familiare è troppo alto, l’assegno sarà più basso.
In ogni caso, la misura è calcolata tenendo conto dell’ISEE 2024, che fa riferimento ai redditi del 2021. Nel caso in cui nel 2022 si dovesse essere verificato un peggioramento della situazione economica è possibile chiedere l’ISEE corrente, che fotografa la situazione reddituale del momento.
Questa è una delle soluzioni da adottare per provare ad aumentare l’importo percepito mensilmente. Un altro sistema può essere quello di intervenire sul nucleo familiare, “eliminando” un componente con un reddito elevato. La soluzione è perseguibile solo per coloro che non hanno legami parentali o affettivi con altri componenti del nucleo familiare.
Per mettere in pratica questo stratagemma bisogna rivolgersi al Comune per chiedere la separazione degli stati di famiglia. A questo punto occorre presentare un nuovo ISEE, che testimoni la variazione dei componenti.
Per il calcolo dell’assegno di inclusione i figli minori hanno un’incidenza minima, rispetto al reddito di cittadinanza. Tuttavia, con il passaggio alla nuova misura di sostegno, l’INPS riconosce l’assegno unico interamente. Con il reddito di cittadinanza invece riconosceva una sola integrazione dalla quale veniva sottratta la quota per i minori già pagata. Un’altra importante differenza riguarda il fatto che l’assegno unico è pagato in maniera separata rispetto all’assegno di inclusione.
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