Dal 1° gennaio 2024 sono entrati in vigore i nuovi importi dei più diffusi ammortizzatori sociali. Quanto si percepirà per la NASPI? Scopriamolo.
Tramite la Circolare n. 25 del 29 gennaio 2024, l’INPS ha comunicato quale sarà l’ammontare, per l’anno in corso, delle prestazioni di integrazione salariale e delle indennità di disoccupazione NASpI, DIS-COLL, ALAS, dell’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (c.d. ISCRO), dell’indennità di disoccupazione agricola e dell’assegno per le attività socialmente utili.
Per i trattamenti di Cassa Integrazione Guadagni (CIGO e CIGS), CISOA e per l’assegno di integrazione salariale (c.d. AIS) del FIS, la cifra massima erogabile per il 2024 è stata fissata a 1.392,89 euro lordi; i lavoratori del settore edile/lapideo, invece, potranno percepire 1.671,48 euro lordi.
Ai fini della determinazione delle indennità di disoccupazione NASpI, DIS-COLL e ALAS, bisognerà considerare una retribuzione pari a 1.425,21 euro. L’ammontare massimo di tali benefici, tuttavia, non potrà mai essere superiore a 1.550,42 euro.
Questo limite trova applicazione anche per il calcolo del cd. ticket licenziamento. Di cosa si tratta?
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Il ticket di licenziamento, detto anche contributo NASpI, consiste in una somma che il datore di lavoro deve versare all’INPS in tutti i casi di interruzione del rapporto di lavoro e consente al lavoratore di incrementare l’indennità di disoccupazione.
La prestazione è completamente a carico del datore di lavoro e va versata in un’unica soluzione. Nel dettaglio, l’ammontare del contributo è pari al 41% del massimale mensile NASpI per ogni 12 mesi di anzianità maturata dal lavoratore negli ultimi tre anni.
Poiché, per il 2024, l’INPS ha deciso che l’importo mensile massimo della NASpI è di 1.550,42 euro, il ticket licenziamento dovrebbe corrispondere a 635,67 euro (cioè al 41% di 1.550,42 euro) per ciascun anno di anzianità lavorativa del dipendente.
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Per quanto riguarda l’indennità di disoccupazione ordinaria agricola con requisiti normali, da pagare nel 2024 con riferimento ai periodi lavorativi svolti nel 2023, si applica, in virtù del cd. principio della competenza, la cifra massima fissata per quest’ultimo anno, corrispondente a 1.321,53 euro.
Con la Circolare n. 25 del 29 gennaio 2024, l’Istituto di Previdenza ha anche evidenziato che il reddito da considerare ai fini del riconoscimento della prestazione ISCRO relativa al 2024 ammonta a 12 mila euro. La cifra mensile dell’ISCRO per l’anno in corso non può essere minore di 250 euro e non può essere maggiore di 800 euro.
Dal 1° gennaio 2024, infine, l’assegno, a carico del Fondo Sociale Occupazione e Formazione, erogato a favore di coloro che svolgono attività socialmente utili, equivale a 691,89 euro.
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