Incorrere in una truffa online significa rischiare di perdere molti soldi. La denuncia alla Polizia Postale deve essere immediata o sarà troppo tardi.
Con l’aumento degli acquisti telematici è cresciuto anche il numero delle truffe coinvolgenti i siti e-commerce. Saperle riconoscere è fondamentale per evitare di perdere soldi e tempo.
I cyber criminali inventano sempre nuovi modi per truffare i cittadini. Dai tentativi di phishing e quelli di smishing fino ai raggiri sui siti e-commerce. Dato che gli attacchi arrivano da vari punti occorre mantenere sempre la massima attenzione e ricordare alcune indicazioni generali come non cliccare su link inviati tramite email o sms oppure non scaricare allegati. Nel caso delle truffe tramite e-commerce truffaldini poter riconoscere l’inganno può risultare complicato.
Una lettrice scrive “Ho il sospetto di essere incappata in una truffa. Ho acquistato sul sito zooplus-fr ma a fronte di un acquisto effettuato il 7 gennaio 2024 non ho ancora ricevuto la merce né risposta alla mia email inviata“. Leggendo le recensioni online la piattaforma sembra valida ma ciò non significa che si tratti di commenti reali. Gli hacker possono facilmente creare finti account da utilizzare per inoltrare finte recensioni positive.
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Sulla piattaforma Zooplus c’è un certificato SSl, DNSFilter considera il sito sicuro e Fashstart non ha trovato malware legati ad un’attività di phishing. Il problema è che la piattaforma non ha molti visitatori né acquirenti, è stato registrato di recente e l’attività è scarsa. Si tratta di una truffa? Difficile a dirsi. Solitamente agli e-commerce fasulli si accede a causa di un’email con trappola (ossia con link che porta ad una pagina creata dai criminali informatici). Non sappiamo come la lettrice sia entrata nel portale e, di conseguenza, non possiamo dire con certezza se è incappata in una truffa oppure no. Il fatto che nessuno risponda alla richiesta di delucidazioni spinge a pensare che si tratti di un raggiro ma potrebbe anche dipendere da un pessimo servizio di assistenza.
Il dominio era corretto? Questo un altro punto da verificare. Parliamo dell’URL – l’indiritto del sito web – da verificare lettera per lettera. Basta un piccolo dettaglio diverso per cadere nella trappola. Whois risulta molto utile per verificare l’URL del sito dubbio. Non riuscendo a capire se si tratti o meno di una truffa si potrebbe segnalare l’evento alla Polizia Postale tramite procedura online accedendo al portale commissariatodips.it o procedere con una denuncia per reati telematici all’interno dello stesso sito.
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