L’installazione di un pavimento in laminato è agevole per una serie di motivi. Ma i costi sono competitivi? Facciamo chiarezza.
La voglia di rifare una parte della propria abitazione o dell’immobile che si è appena comprato, per ristrutturarlo laddove serva, è assai diffusa sia nelle giovani coppie che hanno da poco acquistato la casa in cui andranno a vivere, sia nei single che necessitano di soluzioni pratiche e a basso costo. Al contempo anche le persone di mezza età e anziane, talvolta decidono di dare un tocco di novità alla loro abitazione, optando anzitutto per l’aggiornamento della pavimentazione.
Sul mercato le alternative non mancano: parquet, ceramiche, marmo, grès porcellanato e non solo, rappresentano tutte valide opportunità da considerare, ovviamente tenendo d’occhio il proprio budget di spesa e, dunque, il rapporto qualità-prezzo. Di seguito, in particolare, ci focalizzeremo sul pavimento con il laminato, una variante in media meno costosa di altre ma su cui è opportuna qualche precisazione, utile al fine di orientare al meglio colui che si sta chiedendo quale superficie installare nel proprio immobile. Ecco cosa sapere a riguardo.
Cos’è un pavimento in laminato? Perché ha questo nome? Il contesto di riferimento
In molti si potrebbero chiedere dell’origine del nome di questa pavimentazione, ovvero del perché si chiama così e, dunque, come distinguerla nettamente dalle altre. Ebbene, fondamentalmente un pavimento in laminato è composto da resistenti strati di materiali compositi che subiscono la cd. laminazione, ovvero l’attività di compressione e incollatura.
Tipicamente vi è uno strato superiore trasparente, formato da resine melaminiche che proteggono la superficie dai graffi e dall’usura. Mentre gli strati inferiori sono formati da fibre di legno compresso ad elevata pressione. Un po’ più nel dettaglio il processo di produzione di questo pavimento implica la laminazione di più strati di materiali, a dare luogo ad una sola superficie molto resistente e solida.
Per completezza ricordiamo inoltre che, a differenza del parquet o del classico pavimento in ceramica, quello in laminato non è formato da listelli o da piastrelle, ma dalle cd. plance. A sua volta, ciascuna plancia è composta da quattro strati, ovvero lo strato di supporto di solito in legno, l’anima in materiale composito di fibree lignee, il foglio decorativo – ossia una pellicola che solitamente riproduce l’aspetto estetico del parquet – e lo strato di protezione. Quest’ultimo, invisibile e sottile, ha il compito di proteggere il pavimento dal calpestio, rallentandone l’usura nel tempo.
Da notare altresì che le plance nel loro insieme possono variare nelle dimensioni, nella finitura e nell’aspetto per riprodurre una varietà di materiali. Inoltre, i fogli decorativi da tempo hanno toccato un alto livello di realismo, tale da renderli indistinguibili dai listelli veri e propri.
Due variabili fondamentali influenzano il prezzo finale, ovvero:
Non essendo possibile indicare un prezzo valido in modo univoco per tutti, di seguito faremo delle stime in merito al costo del pavimento in laminato. In particolare:
Quest’ultima fascia è quella tipica, per intenderci, dei pavimenti installati negli studi professionali o centri commerciali, proprio per l’elevato calpestio giornaliero che li contraddistingue. Anzi le superfici di questo tipo presentano costi non lontani da quelli del parquet, imponendo di fatto una valutazione tra l’una e l’altra superficie.
A questi costi andrà sommato poi il costo della posa in opera. Da rimarcare che i costi non potranno che essere variabili da ditta a ditta, ma tipicamente possono essere individuati in una fascia media compresa tra i 12-15 euro e i 35-40 euro al mq. A influire sul prezzo dell’installazione sarà anche l’area geografica. Da notare che, rispetto al classico parquet, ma anche ai pavimenti in ceramica, il pavimento in laminato si caratterizza per una posa non complessa, e ciò anche perché solitamente è una posa flottante, ossia sui rivestimenti preesistenti, e a secco.
Il pavimento in laminato tende ad essere di prezzo minore rispetto a quello di un pavimento in marmo o in parquet, ad esempio. Infatti, per sua natura, il laminato è composto soprattutto da fibre di legno compresso e resine, ossia materiali meno costosi sul mercato in rapporto al legno utilizzato nel parquet o al pregiato marmo estratto dalle cave. Inoltre, l’iter di lavorazione e produzione del laminato è più rapido e economicamente meno gravoso, rispetto al processo di lavorazione del marmo o del legno massiccio.
Si tratta di un’opzione per chi ha un budget medio-basso e che – grazie alle moderne tecnologie – potrà installare in casa un pavimento in laminato che imita l’aspetto di materiali naturali e di pavimenti come quello in parquet.
Infine, è da notare che le plance del pavimento in laminato sono progettate per essere interconnesse tramite un sistema di incastro, facilitando l’installazione rispetto ad altri tipi di pavimentazioni che implicano l’utilizzo di colla oppure chiodi. Per ogni ulteriore chiarimento sui prezzi, farai bene comunque a chiedere più preventivi alle ditte che contatterai.
Fare la spesa sarà più conveniente con il trucchetto che vi sveliamo, utile per accedere…
Anche i disoccupati che svolgono lavori occasionali hanno diritto all'indennità NASpI, ma devono rispettare precisi…
Ci sono tantissimi benefici per le persone più anziane, che spesso necessitano di maggiori tutele.…
Per non ricevere penalizzazioni sull'assegno pensionistico è fondamentale scegliere accuratamente la tipologia di trattamento. Nel…
Chi affitta in nero un immobile rischia sanzioni molto severe in caso di controlli fiscali.…
L'Agenzia delle Entrate ha avviato una nuova campagna di controlli grazie a un nuovo algoritmo.…