Molti lavoratori si chiedono se il periodo di congedo 104 venga calcolato per l’avanzamento di carriera. Chiariamo, dunque, ogni dubbio.
Il congedo 104 ha validità ai fini della progressione economica, ossia i cd. scatti di anzianità? Tale periodo di assenza dal lavoro è un ostacolo alla carriera?
Questi interrogativi assillano tutti coloro che, per assistere familiari affetti da handicap gravi, sono costretti a sospendere momentaneamente la propria attività lavorativa.
In particolare, possono esercitare tale diritto (secondo un meticoloso ordine di priorità): il coniuge, l’unito civilmente o il convivente di fatto del disabile grave, il padre o la madre, i figli conviventi, i fratelli o le sorelle conviventi e i parenti o affini fino al terzo grado conviventi con il disabile.
Il congedo straordinario ha una durata massima di due anni, fruibili anche in maniera frazionata (in giorni ma mai in ore). I giorni festivi, il sabato e la domenica sono calcolati nel periodo di congedo, nel caso in cui il lavoratore non riprendi l’attività. Le ferie e la malattia, invece, non comportano alcuna conseguenza per l’agevolazione.
Durante il periodo di congedo, il lavoratore ha diritto a percepire un’indennità pari all’ultimo stipendio, calcolata solo sulle voci fisse e continuative della busta paga.
Cosa succede ai dipendenti che sono costretti a sospendere il lavoro per prestare assistenza a un familiare affetto da disabilità grave ma che intendono ottenere una progressione economica? Al riguardo, la normativa vigente non lascia dubbi.
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Come influisce il congedo 104 sugli scatti di anzianità? Al riguardo, il parere n. 2285 del 15 gennaio 2013, emanato dal Dipartimento della Funzione Pubblica, ha specificato che il periodo di congedo straordinario non viene considerato per la progressione economica.
Di conseguenza, nonostante l’assenza consenta la maturazione della contribuzione figurativa per il raggiungimento del diritto alla pensione, non è valutata ai fini dell’avanzamento di carriera e di aumento dello stipendio e della posizione lavorativa.
Il motivo risiede nel fatto che gli scatti di anzianità necessitano dello svolgimento effettivo dell’attività lavorativa, senza il quale, di fatto, il dipendente non può migliorare le proprie competenze. Tale presupposto non è garantito durante la fruizione del congedo 104.
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Ricordiamo, infine, che i dipendenti interessati al congedo 104 devono presentare domanda all’INPS (se lavoratori privati) o al datore di lavoro (se dipendenti pubblici), allegando tutta la certificazione che attesta lo stato di invalidità del disabile bisognoso di cura e assistenza.
Può anche essere presentata una certificazione provvisoria, rilasciata da un medico in servizio presso l’ASL, valida fino all’accertamento definitivo dello stato di disabilità.
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