Sono in arrivo le pensioni di invalidità del mese di marzo 2024. Scopriamo quando saranno disposti i pagamenti e a quanto ammonteranno le prestazioni.
È stato comunicato il calendario dei pagamenti delle pensioni di invalidità, che seguono le stesse tempistiche stabilite per gli altri trattamenti previdenziali.
Gli importi spettanti verranno versati il primo giorno bancabile del mese, ossia venerdì 1° marzo, per coloro che hanno scelto l’accredito diretto postale, su conti correnti, libretti, conti Banco Posta e Poste Pay Evolution, o l’accredito bancario.
Chi, invece, ha optato per il pagamento in contanti presso gli sportelli degli Uffici postali, dovrà rispettare uno specifico calendario, disposto a seconda delle lettere iniziali dei cognomi. Nel dettaglio:
Tale suddivisione, tuttavia, può subire dei cambiamenti, a seconda della densità di popolazione del Comune interessato. Per questo motivo, consigliamo ai pensionati di consultare sempre eventuali avvisi presso il proprio Ufficio postale.
L’INPS pubblicherà i cedolini delle pensioni di invalidità di marzo tra il 20 e il 22 febbraio. Gli interessati potranno consultarlo accedendo al nuovo Portale della Disabilità sul sito www.inps.it e cliccando su “Pagamenti e cedolini“.
In questo modo, sarà possibile visualizzare l’ammontare della pensione di invalidità. Ma sulle pensioni di invalidità di marzo ci saranno delle sorprese, ecco quali.
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A quanto ammonta la pensione di invalidità del mese di marzo 2024? Dal mese di gennaio, le cifre sono state incrementate grazie alla rivalutazione del 5,4%, ma molti percettori si chiedono se, nelle prossime settimane, sono previsti ulteriori aumenti.
Chiariamo ai nostri lettori che, per il momento, non ci saranno maggiorazioni. Questo varrà anche per il mese di aprile, quando alcuni pensionati (in particolare, coloro che possiedono un reddito compreso tra 15.001 e 28 mila euro) riceveranno un aumento aggiuntivo sull’assegno previdenziale, scaturente dalla riforma degli scaglioni IRPEF.
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Nel dettaglio, l’ultima Manovra ha previsto l’abolizione dello scaglione con aliquota pari al 25% e l’inserimento, nello scaglione con aliquota al 23%, dei redditi fino a 28 mila euro. Questo cambiamento comporterà, per i contribuenti che hanno redditi compresi tra 15.001 e 28 mila euro (precedentemente assoggettati all’IRPEF al 25%), un risparmio del 2% sull’imposta da versare, per un totale di circa 260 euro lordi all’anno.
I soggetti titolari di pensioni di invalidità, invece, non riceveranno l’aumento perché tali prestazioni sono già esonerate dall’IRPEF e, dunque, non rientrano nel reddito ai fini dell’imposta.
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