Ultima occasione per questo mese di sottoscrivere i titoli di Stato BOT in asta il 27 febbraio 2024. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Il ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha pubblicato un comunicato stampa in cui annuncia l’emissione dei BOT e il relativo calendario delle operazioni di sottoscrizione.
Con l’acronimo BOT ci si riferisce ai Buoni ordinari del Tesoro, titoli emesso per finanziare il debito pubblico con una breve durata; infatti i tagli disponibili sono da 3, 6 o 12 mesi. La differenza rispetto agli altri titoli di Stato, come i BTP per esempio, oltre alla durata è la mancanza di una cedola; per questo sono detti anche titoli a zero coupon. Inoltre, sono tra i titoli più acquistati dagli italiani e, grazie alla loro breve durata, sono anche a basso rischio.
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Il comunicato stampa numero 26 pubblicato su sito del MEF il 22 febbraio 2024 rende noto l’emissione di due BOT 12 mesi. In realtà, non si tratta di una nuova emissione ma di due titoli prossimi alla scadenza.
In particolare, il primo con scadenza 13/09/2024 (riapertura ai sensi del decreto numero 81238 del 12/09/2023) ha una vita residua di 6 mesi e il codice ISIN IT0005561458. Fu emesso il 14/09/2023. Invece, il secondo con codice ISIN: IT0005567778 (riapertura ai sensi del decreto numero 88878 del 10/10/2023) ha una vita residua di 7 mesi infatti la scadenza sarà il 4/10/2024. Fu emesso il 13/10/2023.
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Nel documento, come già anticipato, è presente il calendario con le date delle operazioni di sottoscrizione e la descrizione della modalità del collocamento.
Partiamo dal calendario. Ecco le date da ricordare per acquistare i BOT:
I due titoli saranno collocati con il meccanismo di asta competitiva, ovvero con richieste espresse in termine di rendimento. Ciascun operatore potrà presentare massimo cinque offerte con un importo diverso espresso in termini percentuali.
Le richieste di acquisto dovranno poi pervenire alla Banca d’Italia tramite Rete nazionale interbancaria entro il temine di scadenza. In caso di ritardo le offerte non saranno prese in considerazione.
È necessario precisare che all’asta non potranno partecipare “fisicamente” gli investitori ma dovranno delegare gli intermediari, ovvero gli operatori Specialisti in titoli di Stato o Aspiranti Specialisti. In pratica, saranno questi ultimi a rappresentare all’asta l’acquirente e a presentare le offerte.
Infine, all’asta di collocamento possono essere presenti solo gli Specialisti in titoli di Stato che abbiano partecipato all’asta del 27 febbraio.
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