In molti investono i propri risparmi in titoli di Stato ma sono convenienti anche nel 2024? Scopriamolo insieme.
Fra pochi giorni ci sarà l’emissione del BTP Valore, il titolo di Stato destinato ai risparmiatori privati e alle famiglie. Si tratta di una terza emissione; le prime due sono avvenute a giugno e a ottobre 2023 e hanno avuto un enorme successo.
In attesa della nuova emissione, scopriamo cosa sono i titoli di Stato, come funzionano, dove si acquistano e, soprattutto, se sono ancora convenienti come strumento di investimento.
I titoli di Stato sono dei bond, ovvero delle obbligazioni emesse dal ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) mediante il Dipartimento del Tesoro. In parole semplici, si tratta di un prestito allo Stato che si impegna a restituirlo a una determinata scadenza e in base a specifiche condizioni.
Ci sono tanti titoli di Stato anche se i più noti sono i BOT (Buoni ordinari del Tesoro) e i BTP (Buoni del Tesoro poliennali). La prima differenza tra i due è nella durata: infatti, il primo a breve termine fino a 12 mesi, mentre il secondo a partire da 3 anni fino a 50 e per questo detti anche a medio-lungo termine.
Un’altra differenza è la presenza della cedola: nei BOT questa manca, mentre nei BTP è presente ed è pagata periodicamente. Le scadenze e gli interessi maturati sono decisi al momento dell’emissione.
Periodicamente il MEF pubblica dei comunicati stampa che avvisano dell’emissione dei titoli di Stato secondo un calendario prestabilito ogni anno. Il collocamento avviene tramite il meccanismo dell’asta competitiva per il BOT e dell’asta marginale per i BTP. Questo tipo di mercato si chiama mercato primario.
Inoltre, si deve precisare che all’asta gli investitori privati non possono partecipare ma devono acquistare i titoli tramite un intermediario o prenotarle presso la banca.
Leggi anche BTP e BOT 2024: le date ufficiale dei titoli di Stato, tante occasioni per guadagnare
Tuttavia, il ministero dell’Economia emette anche dei titoli speciali che rientrano nella categoria dei titoli medio-lungo ma con caratteristiche diverse; ecco alcuni esempi: BTP Italia, BTP Futura, BTP Green e il già citato BTP Valore.
In questo caso, i titoli saranno collocati tramite la piattaforma MOT (Mercato telematico delle obbligazioni di Borsa Italiana). Questo è il mercato secondario dove ci sono i titoli già emessi che poi potranno essere comprati oppure venduti.
Una volta acquistato il titolo l’investitore lo può tenere fino alla scadenza ottenendo in cambio un rendimento fisso. Esistono però anche titoli di Stato con rendimenti variabili che hanno le stesse condizioni decise dal ministero al momento dell’emissione.
Invece, se i titoli si rivendono sul mercato secondario (MOT) il rendimento dipenderà dalla quotazione di mercato al momento della vendita.
Investire o meno in titoli di Stato è soggettivo perché l’investimento migliore è sempre quello che si avvicina alle esigenze dell’investitore.
Per esempio, il piccolo risparmiatore che vuole proteggere il proprio capitale sceglierà un titolo con un rendimento basso, come per esempio i BOT o BTP speciali che offrono anche premi fedeltà.
Al contrario l’investitore disposto a rischiare potrebbe scegliere bond di Paesi stranieri che hanno un interesse più alto ma con maggiori rischi. A tal proposito si ricorda che esistono delle agenzie di rating (valutazione del rischio) che valutano la solidità finanziaria di un Paese.
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