Il Governo ha approvato un nuovo Decreto legge che chiarisce se i BTP, i BOT e i BFP vadano considerati nell’ISEE ai fini della richiesta dell’Assegno di Inclusione.
È stato, finalmente, risolto un dubbio molto diffuso tra i soggetti che devono presentare richiesta per l’Assegno di Inclusione.
Dal 1° gennaio 2024, il sussidio ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza ed è stato necessario chiarire quali sono i requisiti richiesti per poter beneficiare della misura. In particolare, oltre all’appartenenza ad un nucleo familiare in cui è presente almeno un minore, un disabile, un over 70 o un soggetto inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali, è obbligatorio rispettare specifiche condizioni reddituali e patrimoniali.
Il nucleo familiare del richiedente deve possedere un ISEE non superiore a 9.360 euro e un reddito familiare inferiore a 6 mila euro annui, moltiplicato per il relativo parametro della scala di equivalenza. Se la famiglia è composta interamente da disabili o da over 67, il limite reddituale sale a 7.560 euro.
È, poi, necessario che il valore del patrimonio immobiliare (ad eccezione dell’abitazione principale) sia pari a massimo 30 mila euro e che quello del patrimonio mobiliare non superi i 6 mila euro. La soglia è aumentata di 2 mila euro per ciascun membro successivo al primo, fino a un massimo di 10 mila euro.
Nessun componente del nucleo familiare del richiedente, infine, deve essere intestatario di autoveicoli con cilindrata superiore a 1.600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati nei 36 mesi precedenti, oppure di navi, imbarcazioni da diporto o aeromobili.
Ai fini della determinazione dell’ISEE, sono considerati i Buoni del Tesoro e i Buoni Fruttiferi Postali? Al riguardo il Governo ha introdotto un’importante novità.
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Con il Decreto legge approvato il 26 febbraio 2024, è stato chiarito che i titoli di Stato e i Buoni Fruttiferi Postali vanno inseriti nel calcolo dell’ISEE per la richiesta dell’Assegno di Inclusione e del Supporto per la Formazione e il Lavoro.
Chi beneficia di queste due misure, quindi, non può accedere all’agevolazione prevista dalla Legge di Bilancio 2024, consistente nell’esclusione dall’ISEE, fino a un massimo di 50 mila euro, dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di risparmio che sono assistiti dalla garanzia statale.
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L’iniziativa era stata introdotta con lo scopo di incrementare i piccoli investimenti dei nuclei familiari. Il dubbio, tuttavia, era sorto perché, considerando la soglia reddituale molto bassa per poter usufruire dell’Assegno di Inclusione e del Supporto Formazione e Lavoro, era difficile pensare che i nuclei familiari beneficiari disponessero di un capitale da investire.
Ma dopo il Decreto legge dello scorso 26 febbraio, è stato risolto anche questo dubbio.
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