Una buona notizia dal mondo dell’alimentazione: alcuni marchi italiani di spaghetti si confermano essere i migliori al mondo. La ricerca.
Di recente sentiamo spesso parlare di prodotti alimentari che non si possono più acquistare perché mettono a rischio la nostra salute. Molto spesso, inoltre, è capitato che alcuni di questi marchi fossero di origine italiana. Ma per fortuna, almeno per quanto riguarda la produzione di pasta e, più nello specifico, degli spaghetti, il nostro paese si conferma il numero uno a livello globale.
Chi lo dice è una rivista tedesca, Öko-test, simile alla nostra Altroconsumo, che ha condotto un’indagine su 37 pacchi di spaghetti, di cui 20 biologici. Purtroppo, è stata registrata la presenza di alcune sostanze per nulla salutari, come oli minerali, tossine della muffa e glifosato. Da questo dato non sono riusciti a salvarsi nemmeno i prodotti bio. Ma cerchiamo di vederci meglio.
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In pratica, gli esperti tedeschi hanno iniziato con l’analisi a campione degli spaghetti di semola di grano duro comprati in diversi posti come supermercati, discount e negozi biologici. Tali prodotti sono stati analizzati in laboratori appositi per indagare su alcuni fattori presenti. Ad esempio, pesticidi come glifosato, glufosinato, acido aminometilfosfonico, tossine legate alle muffe e cadmio.
Da quello che è emerso sappiamo che vi è un’elevata presenza di oli minerali in alcuni marchi di spaghetti, in particolare facciamo riferimento a idrocarburi saturi di olio minerale eccessivamente presente nei prodotti biologici. Poi, 8 su 37 prodotti contenevano del glisofato oltre il livello concesso dall’Associazione federale degli alimenti e dei prodotti naturali, tra cui anche un marchio di produzione biologica.
Sono state rilevate anche la presenza di tossine HT2, un forma di tossine di muffa, sempre in spaghetti biologici. Le tossine in questione hanno il potere di danneggiare il nostro sistema immunitario. Tutto sommato, 25 marchi analizzati hanno ricevuto il massimo dei voti. Questo dato registra come si sia verificato un miglioramento rispetto al passato.
Come abbiamo detto all’inizio del nostro articolo, l’Italia non ci fa sfigurare. In ordine progressivo, i migliori spaghetti sono quelli di De Cecco, e la sua variante bio, Barilla, Rummo, Combino, e la sua versione bio, Del Verde, Felicetti, La Selva e Rapunzel. Brutte notizie per i marchi tedeschi che risultano essere i peggiori.
Parlando, poi, di costi, gli spaghetti De Cecco costano da 1, 09 euro, mentre quelli della Barilla 1, 66 euro. La Rummo, invece, chiede 1,22 euro, la Combino 0,89 centesimi, mentre Del Verde 1,26 euro, Felicetti 2,50 euro, La Selva 2,89 euro e Rapunzel 1,99 euro.
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