Il Ministero dell’Economia e delle Finanza ha comunicato i risultati dei BTP valore marzo 2030. Ecco quello che è emerso.
I buoni del tesoro poliennali stanno andando forte negli ultimi tempi, segno che i piccoli risparmiatori italiani hanno fiducia nella ripresa economica e, per questo motivo, partecipano attivamente al debito pubblico.
I BTP valore che scadono a marzo 2030 hanno raggino incredibili risultati, stando a quello che ha comunicato il MEF. Scopriamo quali sono i dati che hanno fatto strabuzzare gli occhi.
Il BTP valore marzo 2030 ha registrato una domanda totale di 18,32 miliardi di euro, con la conclusione di 653.369 contratti. Il taglio medio emesso ha un valore di 27.906 euro.
Stiamo facendo riferimento al titolo che sarà quotato sul MOT a partire da martedì 5 marzo 2024. A conti fatti, il Tesoro si è ritrovato di fronte risultati ben al di sopra di quelli attesi. In particolare il MEF ha confermato che i risultati hanno stupito sia sotto l’aspetto del valore dei buoni sottoscritti dagli investitori che dal numero di contratti che si sono conclusi.
In effetti, basta dare un’occhiata ai due precedenti collocamenti per capire che i numeri registrati in quest’occasione sono decisamente “fuori scala”. Il primo collocamento ha fatto registrare una domanda totale di 18,19 miliardi; il secondo, invece, ha registrato una domanda totale di 17,19 miliardi di euro.
Altro dato estremamente interessante è che dei 641.881 contratti conclusi sul MOT circa il 67% è di valore inferiore a 20mila euro. I contratti fino 50 mila euro rappresentano circa il 91% del totale.
C’è un altro importate aspetto che ha reso questo collocamento di successo: il 74% dei contratti è stato sottoscritto con investitori retail. In pratica, i risparmiatori come enti, società o imprese, che non sono classificabili come clienti professionali, tipo gli investitori che appartengono al gruppo del private banking.
Infine, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha tenuto a specificare un altro importante fattore che sottolinea, ancora una volta, la particolarità del collocamento dei BTP marzo 2030: “Per quanto riguarda la ripartizione geografica degli ordini ricevuti, la quasi totalità degli ordini è risultata provenire da investitori domestici”.
Dando un occhio al grafico che rappresenta alla suddivisione giornaliera della domanda, appare evidente che il primo girono è stato quello che ha fatto registrare i volumi di domanda più alti (35,71%), scesi di poco il secondo giorno (25,18%).
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