Il messaggio numero 1026 dell’11 marzo 2024 riguarda il recupero credito e l’emissione di avvisi bonari per la rata scaduta a novembre 2023.
La missiva si rivolge agli iscritti nelle Gestioni Artigiani e Commercianti. L’INPS comunica che sono in corso le emissioni degli avvisi bonari con riferimento alla rata di contribuzione fissa scaduta a novembre 2023.
I lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni degli Artigiani e dei Commercianti dovranno controllare il Cassetto Previdenziale per scoprire se l’INPS ha inviato loro un avviso bonario di pagamento. Il riferimento è alla rata relativa alla contribuzione fissa in scadenza nel mese di novembre 2023. Per trovare il messaggio dell’ente della previdenza sociale basterà accedere al Cassetto Previdenziale, selezionare la voce “Posizione Assicurativa” e cliccare su “Avvisi bonari”.
Ricordiamo che l’avviso bonario è un atto con cui l’amministrazione finanziaria informa il contribuente di una pretesa tributaria nei suoi confronti definitiva. L’atto è un avviso di accertamento e liquidazione di un tributo. Può essere inoltrato dall’INPS, ad esempio, qualora l’ente debba notificare al contribuente irregolarità nella dichiarazione dei redditi. Il lavoratore autonomo che riceverà l’avviso bonario indicato nel messaggio numero 1026 dovrà procedere al più presto al pagamento delle somme dovute.
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I contribuenti potranno verificare la presenza di un avviso bonario accedendo al Cassetto previdenziale ma riceveranno anche una email di alert ai titolari della posizione contributiva nonché agli intermediari che hanno fornito l’indirizzo di posta elettronica. Nel messaggio 1026 si legge, inoltre, che se l’iscritto avesse già corrisposto quando dovuto dovrà comunicarlo approfittando dell’apposito servizio.
Il percorso da seguire è “Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti”, “Comunicazione Bidirezionale”, “Comunicazioni” e infine “Invio quietanza di versamento”. Chi non pagherà le somme indicate nell’avviso bonario, l’INPS provvederà a richiedere l’importo attraverso Avviso di Addebito con valore di titolo esecutivo. Per regolarizzare la propria posizione occorrerà versare la cifra entro 30 giorni dal ricevimento dell’avviso bonario tramite modello F24. Rispettando questa tempistica si potrà approfittare della riduzione delle sanzioni di un terzo. Se la cifra dovesse essere ingente, il contribuente potrebbe chiedere la dilazione del pagamento.
E se si procedesse con l’impugnazione dell’avviso bonario? Occorrerebbe prestare attenzione perché la Cassazione si è espressa in modo contraddittorio. L’avviso non è autonomamente impugnabile secondo le sentenze 16293 e 16428 del 2007. La sentenza 7344 del 2012, invece, stabilisce che è immediatamente impugnabile mettendo a conoscenza il contribuente di una pretesa impositiva compiuta. La questione è ancora aperta con l’esito di un eventuale impugnazione assolutamente non certo per il contribuente.
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