Tutti pensano che il WC sia l’oggetto più sporco di casa, ma in realtà anche le spugnette della cucina non scherzano: ecco cosa dice lo studio
Come in tantissimi sicuramente già sapranno, le pulizie quotidiane sono necessarie anche degli oggetti più piccoli e spesso si pensa che il WC sia l’oggetto più sporco in assoluto, ma a quanto pare anche le spugnette che si adoperano in cucina non scherzano: ecco lo studio e cosa c’è da sapere in merito all’argomento in questione.
Com’è noto, probabilmente, in tanti hanno sentito dire che le spugnette adoperate in cucina possono risultar essere ricche di germi e batteri, ma è proprio così? Una ricerca tedesca ha deciso di analizzare i batteri ospitati proprio in queste spugne e i risultati lasceranno a bocca aperta.
Le spugnette ospiterebbero tantissimi microbi, tra questi anche i parenti di quelli responsabili di meningite e polmonite. La ricerca che ha portato alla luce tale dettaglio è stata condotta da studiosi tedeschi presso l’Università di Furtwangen; la ricerca è stata poi resa nota su Scientific Reports.
Gli studiosi tedeschi hanno esaminato il DNA microbico contenuto in quattordici spugnette utilizzate e il censimento fatto riporta una popolazione di ben 362 diverse tipologie di batteri, tra questi Moraxella osloensis.
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È stato dunque effettuato uno studio che ha messo alla luce i batteri che si trovano sulle spugnette che solitamente vengono adoperate in cucina. Secondo la ricerca, ogni cm cubo di spugnetta potrebbe ospitare una popolazione di batteri di ben 5.4 per 10 alla decima, insomma davvero tanti.
Come anticipato nel paragrafo precedente, tra i batteri anche Moraxella osloensis ed in più Chryseobacterium hominis, Acinetobacter pittii ed altri. Nello specifico dallo studio è venuto fuori che i Moraxellaceae siano quelli maggiormente comune.
Quantità di batteri simili sono stati visti solamente all’interno del WC e di conseguenza mai nessuno vorrebbe averli all’interno del lavello. La pulizia delle spugnette pare non servirebbe, anzi peggiorerebbe la situazione; le spugnette pulite più di frequente e magari messe anche all’interno del microonde pare avessero quantità maggiori di patogeni se confrontate con le altre.
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Ma come mai si verifica tale fenomeno? Questi ultimi risulterebbero maggiormente dannosi ed anche resistenti quindi colonizzerebbero nuovamente l’ambiente da dov’è stato eliminato. E allora come si può fare per evitare tale problematica? La soluzione potrebbe essere quella di cambiare ogni sette giorni la spugnetta adoperata.
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