Una VPN, o Virtual Private Network (Rete Privata Virtuale), è un servizio che permette di avvalersi di una connessione sicura e criptata su una rete pubblica come il web. Una mini guida per scoprire come funziona.
Oggi internet è un vero e proprio oceano di informazioni e opportunità. Ma è anche luogo pericoloso e popolato da hacker e criminali informatici che, a scopo di lucro e nella finalità di compiere un qualche illecito, mirano ad accedere ai dati sensibili di ignari utenti o alle banche dati di aziende ed enti.
Ecco allora che la sicurezza non è mai troppa quando si naviga e, proprio per questo, esistono delle efficaci contromisure ai malintenzionati, ossia degli strumenti che permettono di ridurre al minimo i rischi di essere vittima di una una attività penalmente rilevante, compiuta in un ambiente digitale.
Tra questi strumenti abbiamo ad es. la cosiddetta rete VPN, sigla che sta per Virtual Private Network. Ne parleremo di seguito, in sintesi ed usando un linguaggio non troppo tecnico, in modo da poter far capire di che si tratta – e quali sono le utilità – anche a chi si intende poco o nulla di informatica. I dettagli.
In concreto, una VPN altro non è che una rete privata virtuale, che – in quanto tale – assicura riservatezza e anonimato e allontana i rischi di subire attacchi di criminali informatici, grazie a un canale di comunicazione riservato che in gergo si chiama tunnel VPN.
Detto tunnel viene creato sopra un’infrastruttura di rete pubblica e, proprio per questo motivo, è protetto. Usando un linguaggio un po’ più specialistico, le VPN di fatto funzionano:
Proprio la crittografia si rivelerà essenziale per proteggere i dispositivi collegati, in quanto i dati non potranno essere visualizzati e letti da chi non è autorizzato a riceverli.
La rete in oggetto è, inoltre, ‘virtuale’ perché ogni dispositivo che appartiene alla stessa non deve essere per forza collegato a una stessa LAN locale, ma può essere collocato liberamente in ogni punto del globo.
In altre parole, con una VPN abbiamo abbiamo una connessione di rete privata tra dispositivi sul web. Ecco perché queste reti protette sono utilizzate per trasmettere dati sulle reti pubbliche in maniera del tutto anonima, aggirando i rischi di intrusione degli hacker – e abbiamo visto qui le minacce di questi soggetti a Chrome.
Le VPN possono essere sfruttate su una varietà di dispositivi, tra cui pc portatili e fissi, smartphone o tablet. Potrai trovare servizi VPN gratuiti e a pagamento, con distinte opzioni di protezione, privacy e velocità.
Se vuoi sentirti protetto, per esempio se hai un impianto d’allarme Wi-Fi, sei interessato a capire un po’ di più come funziona la rete in oggetto, ricorda che essa abbisogna sempre di un server per essere operativa. In particolare, entra in gioco la connessione al server VPN da parte del singolo utente, il cui dispositivo – un cellulare o un laptop ad esempio – stabilisce una connessione crittografata – e dunque sicura – con un server VPN remoto, tramite internet.
Vediamo più da vicino.
Detto server è essenziale perché ha il ruolo di tramite tra l’utente e il web stesso. Lo abbiamo accennato sopra, ma giova ricordarlo qui: una volta scattata la connessione, avverrà la criptazione dei dati, ossia tutte le informazioni trasmesse tra il dispositivo dell’utente e il server VPN saranno rese illeggibili a chiunque. L’hacker potrà anche intercettare la connessione, ma non potrà conoscerne i dati riservati e usarli per i suoi scopi criminosi.
A seguito della cd. criptazione, il server VPN eseguirà un’altra attività chiave, l’inoltro del traffico web alla destinazione voluta. Di fatto sarà dunque un intermediario protetto: la richiesta viene infatti inviata dal server VPN al sito web e la risposta viene inviata indietro con il server VPN all’utente. Gli informatici parlano di ‘instradamento’ del traffico internet, grazie a questo meccanismo.
Per capire meglio il funzionamento della rete VPN, devi anche sapere che durante la procedura citata – articolata ma di fatto rapidissima – il server VPN sostituisce l’indirizzo IP dell’utente con il suo indirizzo IP. Quest’attività celerà l’indirizzo IP reale dell’utente, garantendo perciò una maggiore privacy sul web e rendendo più complesso tracciare le attività dell’utente.
Dopo che i dati trasmessi hanno raggiunto il server VPN, si avrà la loro decifratura con invio alla destinazione finale sul web. Ciò che caratterizza questa complessa procedura, è che il traffico web sembra scaturire dal server VPN – e non dal laptop o smartphone dell’utente – garantendo così l’anonimato e la privacy all’utente.
Non solo. Utilizzando una rete VPN, potrai nascondere la tua posizione geografica reale, rendendo più difficile per i siti internet, le agenzie pubblicitarie e gli hacker tracciare le tue attività nel mondo digitale.
Alla luce di quanto abbiamo visto sopra, ricapitoliamo tre utilità che derivano dall’utilizzo della rete VPN, e che debbono essere ben chiare specialmente a chi non è pratico di concetti dell’informatica. Ecco allora i buoni motivi per servirti dello strumento:
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