Il ministro Giuseppe Valditara ha appena annunciato di voler tenere le scuole aperte anche in estate, e ha ideato un piano del valore di 400 milioni di euro.
L’idea di una scuola aperta anche nel periodo delle vacanze non è certo nuova, anzi: ormai i tempi sono cambiati e la chiusura in estate non è più utile come in passato.
Infatti un tempo gli studenti erano sospesi dagli obblighi scolastici per poter tornare in famiglia a lavorare i campi, ma adesso quel mondo non esiste piĂą e oggi in famiglia lavorano spesso entrambi i genitori, e difficilmente le famiglie possono fare vacanze lunghe tre mesi.
Ecco che organizzare un’attività scolastica anche in estate permetterebbe di ottenere numerosi vantaggi: gli studenti non sarebbero “abbandonati” per mesi interi, i genitori potrebbero recarsi al lavoro con più serenità e inoltre durante i corsi estivi si potrebbero implementare attività sia ludiche che di potenziamento. Ecco l’dea del Ministro.
Il fondo da 400 milioni di euro contemplato dal ministro Valditara permetterebbe di far aprire a tutte le scuole le porte anche nel periodo estivo. I dati parlano di una potenziale platea di studenti di circa 1,3 milioni, mentre le ore “extra” potrebbero arrivare a 1,714 milioni.
Valditara in merito a questo progetto ha dichiarato: “Lo avevamo promesso lo scorso anno e ora, anche grazie a un incremento sostanzioso dei fondi, siamo in grado di mettere in campo un Piano estate ampliato e rinnovato”
Come spiega il Ministro, l’obiettivo è quello di creare una scuola che offra molto di più di quella attuale. Durante l’estate i ragazzi potranno effettuare attività ricreative e sportive, laboratori, esperienze musicali e teatrali e anche attività di potenziamento in diversi comparti. Non dimentichiamoci che in estate insegnanti e studenti potrebbero organizzare sessioni di studio e attività utili a favorire l’aggregazione, l’inclusione e la socialità , ad affrontare temi sensibili come la prevenzione nel campo della salute e la sostenibilità ambientale.
Oltre ai 400 milioni di euro previsti dal ministero dell’Istruzione e del Merito arriveranno anche altri 750 milioni di euro dal PNRR, e dunque sembra proprio che da ora in avanti la scuola sarà completamente diversa. La speranza è che il progetto porti più vantaggi possibili a tutti, in primis ovviamente agli studenti.
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